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giovedì, Aprile 25, 2024

Elezione del Capo dello Stato, le posizioni dei grandi elettori molisani

AperturaElezione del Capo dello Stato, le posizioni dei grandi elettori molisani

A una settimana esatta dal primo voto per l’elezione del nuovo Capo dello Stato cominciano a definirsi le posizioni dei grandi elettori molisani. Complessivamente la delegazione regionale è composta da nove elementi: i tre deputati, Antonio Federico Rosa Alba Testamento Giuseppina Occhionero e Annaelsa Tartaglione; i senatori Lorenzo Ortis e Luigi Di Marzio; e i grandi elettori: Donato Toma, Salvatore Micone e Andrea Greco.

Ultima novità del quadro che si va delineando è quella della indicazione proveniente dal gruppo misto di Camera e Senato al quale afferiscono gli ex 5 Stelle Testamento e Oris. Da entrambi, in linea con le indicazioni del resto del gruppo, la scelta è cascata sull’ex vice presidente della Corte Costituzionale, ed ex magistrato, Paolo Maddalena. “Figura di garanzia e di alto profilo morale e tecnico” hanno ribadito sia Testamento che Ortis. Quest’ultimo in rotta di collisione con gli ex compagni di partito a cui rimprovera la subalternità al Partito democratico e l’assenza di una propria proposta.

Sulle altre esplicite manifestazioni di voto sono da annoverare quelle del Presidente Toma e dell’On. Trataglione entrambi favorevoli alla elezione di Silvio Berlusconi.

Sul fronte centrodestra, invece, più sfumata la posizione di Salvatore Micone che ha già fatto sapere di affidare la propria scelta alle indicazioni che perverranno dal centrodestra. Al momento quindi Berlusconi ma non è detto che la scelta rimanga questa.

Restano ancora da capire quali saranno le posizioni del resto dei grandi elettori molisani. Da Antonio Federico nessuna indicazione ma una sostanziale adesione alla linea che prevarrà tra i 5 stelle, divisi tra Draghi e un Mattarella bis; stessa cosa per i pentastellato Greco. Nessuna indicazione anche da Giuseppina Occhionero che, verosimilmente confluirà sul nome di Draghi, candidato di Matteo Renzi e di Italia Viva.

Resta aperta la posizione del Senatore Di Marzio, anche lui nel Gruppo Misto ma non tra coloro che hanno firmato in favore di Paolo Maddalena. Un puzzle, quello del Quirinale, destinato in ogni caso a comporsi nei prossimi giorni.

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