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giovedì, Aprile 25, 2024

Autorizzazioni per il fotovoltaico nei borghi storici, approvato in Commissione al Senato ordine del giorno di Fabrizio Ortis

AttualitàAutorizzazioni per il fotovoltaico nei borghi storici, approvato in Commissione al Senato ordine del giorno di Fabrizio Ortis

“È stato approvato in 5ª Commissione al Senato, nell’ambito della discussione sulla Legge di Bilancio 2022, un mio ordine del giorno, il quale impegna il Governo a semplificare le procedure di rilascio delle autorizzazioni per il fotovoltaico nei borghi storici: un intervento normativo indispensabile, anche in previsione della proroga del Superbonus 110 per cento”. Lo afferma il senatore Fabrizio Ortis al termine dei lavori della Commissione Bilancio di Palazzo Madama sulla manovra, sottolineando come saranno tanti i comuni molisani che potrebbero beneficiare di questa semplificazione; non senza però stigmatizzare il modo in cui sono stati condotti questi stessi lavori, durante i quali la gran parte degli emendamenti presentati non è stata nemmeno esaminata. Tra questi, tre emendamenti a sua firma, dei quali uno che puntava a mitigare l’erosione costiera e, un altro, a potenziare i porti delle regioni meridionali, incluso il Molise, prevedendo risorse ad hoc che invece non saranno stanziate.

“Sono riuscito a ottenere la trasformazione di un emendamento in un ordine del giorno – ha spiegato il senatore – con il quale il Governo potrà favorire interventi di efficientamento energetico edilizio anche in zone soggette a vincolo paesaggistico, snellendo i procedimenti per l’avvio di tali lavori e sostituendo le attuali autorizzazioni con prescrizioni che la Soprintendenza potrebbe apportare direttamente nella fase di presentazione del progetto: ciò, per evitare eventi inidonei e impattanti. Nonostante il comportamento assolutamente irriguardoso da parte del Governo, che ha precluso ogni confronto – ha detto Ortis – sono riuscito a far approvare questo Odg, che potrà interessare, chiaramente, anche i centri storici della nostra regione”.

Nella quasi totalità dei casi le Soprintendenze ritengono infatti gli interventi energetici “non compatibili con i valori di tutela paesaggistica, in quanto l’installazione di elementi tecnologici in copertura contrasta con i caratteri tipologici e formali propri dell’architettura dei centri storici, alterando in modo significativo un ambito storicamente consolidato e determinando un inaccettabile pregiudizio alla tutela a esso dovuto”. Una sentenza del Tar ha tuttavia affermato che la presenza di pannelli sulla sommità degli edifici, anche nei centri storici, “non deve più essere percepita soltanto come un fattore di disturbo visivo, ma nell’ottica di un’evoluzione dello stile costruttivo accettata dall’ordinamento e dalla sensibilità collettiva”.

A questa mutata sensibilità, ha aggiunto Ortis, “si aggiunge l’importanza di superare l’autorizzazione della Soprintendenza, sostituendola con precise prescrizioni da aggiungere nella fase di presentazione del progetto, relativamente al materiale utilizzato e alla tecnica costruttiva. Tutto finalizzato a garantire una riduzione del consumo di fonti energetiche inquinanti grazie all’energia pulita, e a contemperare le due esigenze primarie di tutela del paesaggio, da una parte, e di implementazione della transizione ecologica dall’altra”.

“Devo, infine, constatare – ha commentato Ortis – che questa legge di Bilancio è la peggiore davanti alla quale mi sia trovato durante il mio mandato di Senatore: sia per le modalità con le quali è stata portata avanti, escludendo del tutto il Parlamento dalla sua funzione, sia per i contenuti, che tralasciano le esigenze dei cittadini che hanno più bisogno di aiuto. Basti pensare alla declamata riduzione delle tasse, di cui però beneficerà soprattutto chi ha redditi dai 50mila euro in su. Una vergogna di legge – ha concluso – che non intendo assolutamente votare”.

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