Dopo il ricorso presentato come cittadini dai consiglieri di maggioranza del Comune di Termoli e dall’associazione “Cuore Molisano” il Tar si è espresso: il servizio di Emodinamica al San Timoteo va ripristinato h24 e l’Asrem ha 45 giorni di tempo per chiarire le cause del disservizio.
I giudici vogliono conoscere le cause che hanno determinato le criticità organizzative nel reparto di Cardiologia del San Timoteo su turni e carenza di personale; vogliono sapere se sono previste azioni contro questa emergenza, procedure assunzionali di personale medico e se sono programmate procedure di mobilità o trasferimento. L’asrem dovrà relazionare sui percorsi alternativi forniti ai pazienti durante le fasce orarie e le giornate in cui è stata programmata la sospensione.
Ai giudici del Tar è stato presentato anche il provvedimento integrativo che l’avvocato Laura Venittelli ha portato in udienza: la famiglia di una vittima di infarto che non ha potuto ricevere le cure necessarie perché il servizio era sospeso, si è costituita in giudizio. Il paziente 58enne venne trasferito a San Giovanni Rotondo ma non si risvegliò mai dal coma. Questa vicenda non finirà qui.
“Ancora non sappiamo – ha detto il sindaco Roberti – se c’è possibilità di nuova forza lavoro”. Posizione unanime della maggioranza comunale. Vigileranno sull’operato dell’azienda sanitaria.
Il ricorso è stato patrocinato dagli avvocati Pino Ruta, Massimo Romano e Margherita Zezza.
“I ricorrenti -ha commentato Romano – hanno vinto la loro battaglia. La decisione del Tar è perentoria: occorre fare chiarezza sulle cause del disservizio e porre in essere tutte le misure organizzative per scongiurare il rischio che possano ripetersi in futuro. Si tratta di interessi sensibilissimi che riguardano la concreta possibilità di sopravvivenza delle persone”