La vicenda dei lavoratori della sanità assunti a partita iva durante la fase acuta del covid approda in Parlamento. A riaprire i giochi per circa settanta operatori socio-sanitari, ormai fuori dal circuito lavorativo dallo scorso giugno, è un emendamento alla legge di bilancio presentato dalle senatrici del Movimento 5 Stelle Elisa Pirro e Agnese Gallicchio.
L’iniziativa delle due parlamentari mira a ricomprendere anche i lavoratori autonomi nella procedura di stabilizzazione approntata all’interno della legge di bilancio dal governo nazionale che ha stanziato per l’iniziativa 90 milioni di euro.
La questione aperta che adesso si avvia a definizione è data dalla previsione governativa che nel testo originario ha previsto la stabilizzazione solo per quei lavoratori che all’epoca prestarono la loro opera inquadrati con contratto a tempo determinato. Disposizione che lasciava fuori i lavoratori autonomi assunti a partita iva, come accaduto in Molise a seguito della scelta operata dall’Azienda sanitaria regionale. A sollecitare l’intervento del parlamento è anche l’Unione Sindacale di Base, sigla che si è sempre spesa per la sorte di questi lavoratori.
Adesso resta da attendere solo il voto del Parlamento. Qualora passasse l’emendamento Pirro – Gallicchio la stabilizzazione sarebbe a portata di mano e per i lavoratori molisani si riaccenderebbero speranze che sembrava fossero vanificate per sempre. In loro favore, a più riprese, si è espresso il Consiglio regionale del Molise. Da ultime, in tal senso, vanno ricordate le iniziative assunte dai consiglieri regionali: Gianluca Cefaratti e Micaela Fanelli.