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venerdì, Marzo 29, 2024

Mobilità sostenibile, Campobasso tra le peggiori città d’Italia

CronacaMobilità sostenibile, Campobasso tra le peggiori città d'Italia

Firenze conquista il primo posto del podio per la mobilita’ sostenibile, a seguire Milano e Torino, al quarto posto Parma seguita da Bologna. Roma soltanto al quindicesimo posto. Le piu’ insostenibili sono Catania, Campobasso e Siracusa. E’ quanto emerge dal “Quindicesimo rapporto di Euromobility sulla mobilita’ sostenibile nelle principali 50 citta’ italiane” presentato a conclusione della 21a edizione della Conferenza Nazionale sul Mobility Management e la Mobilita’ Sostenibile. Prato e’ la citta’ con piu’ auto di recente immatricolazione, mentre ad Ancona si sfiora il 25% di auto a basso impatto, GPL, metano, ibride o elettriche. In crescita le ciclabili, con Reggio Emilia a condurre, e purtroppo anche l’indice di mortalita’ sulle strade, con L’Aquila maglia nera. Il Rapporto premia le innovazioni introdotte dalle citta’, in particolar modo i sempre piu’ diffusi sistemi di sharing o mobilita’ condivisa, in particolare la quantita’ di auto, bici, scooter e monopattini a disposizione dei cittadini. “E’ dal confronto tra i coordinatori dei mobility manager aziendali e scolastici delle citta’ di Roma, Milano, Venezia, Bologna e Parma che sono emerse le principali istanze – dichiara il presidente Lorenzo Bertuccio – affinche’ i mobility manager possano incidere per una mobilita’ veramente sostenibile, non solo in tempo di COVID 19, ma anche quando la pandemia sara’, speriamo prima possibile, alle nostre spalle”. Alla conferenza presente anche Romano Prodi, che ha sottolineato la necessita’ di infrastrutture capillari e sicure ” Il problema della sicurezza e’ un problema tragico. Se vogliamo che i ragazzini imparino ad andare in bicicletta noi dobbiamo veramente lavorare non solo sulle biciclette ma sulle infrastrutture che devono essere capillari e sicure. Creiamo pero’ anche qualche ciclabile simbolica, ad esempio una ciclabile vera che percorra tutto lo Stivale, un’infrastruttura di comunicazione europea. Ma – ribadisce – aggiungiamo un’attenzione sull’uso quotidiano delle bici per andare al lavoro, quindi poniamoci il problema di come inserire le vie ciclabili dentro una struttura urbana che gia’ esiste”.

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