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venerdì, Aprile 26, 2024

Programma operativo sanitario, Toma finisce di nuovo sotto in Consiglio. Passa la mozione 5 Stelle che chiede l’annullamento

AperturaProgramma operativo sanitario, Toma finisce di nuovo sotto in Consiglio. Passa la mozione 5 Stelle che chiede l'annullamento

Dopo il colpo da k.o. dello scorso ventisette settembre quando alla fine di un consiglio regionale monotematico la maggioranza venne battuta 10 a 9 su una mozione a firma 5 stelle PD che chiedeva l’annullamento del POS 2019 – 2020 adottato dal commissario Toma, è arrivata oggi la seconda bocciatura. Questa volta è finita nove a zero con i consiglieri di maggioranza che anziché votare contro si sono astenuti.

La mozione del movimento 5 stelle ha riproposto gli stessi temi della precedente, ovvero la cancellazione del Piano Operativo sostanzialmente per la mancata concertazione con i sindaci e le parti interessate. A votare insieme ai sei pentastellati sono stati il consigliere Facciolla del PD (Fanelli era assente) e quel pezzo di centrodestra passato di fatto e in maniera organica all’opposizione: Iorio e Romagnuolo di Fratelli d’Italia.

Mentre i consiglieri di maggioranza si sono astenuti, Toma ha lasciato l’aula. Il presidente della regione e commissario ha spiegato in più circostanze che l’attuale Piano Operativo è stato ereditato dal suo predecessore Angelo Giustini e che quello al quale egli sta effettivamente lavorando e che porterà la sua impronta è quello 2022 – 2024. Su quest’ultimo Toma ha già anticipato la fase di ascolto con i sindaci e le altre parti interessate.

Intanto arrivano davanti al Tar i primi ricorsi presentati contro il Pos. In primis quello avanzato dal Forum per la Sanità pubblica di qualità. Una eventuale sospensiva da parte del Tar porterebbe sostanzialmente alla cancellazione del POS in vigore.

Intanto sulla vicenda sanità è intervenuto con una sua nota l’ex governatore Iorio che ha proposta una azione congiunta di unità nazionale, da parte di tutte le forze politiche che compongono il governo Draghi, per salvare la sanità molisana. E’ sullo scenario nazionale – dice Iorio – che dobbiamo far sentire la nostra voce e chiedere aiuto perché i numeri in Molise non quadreranno mai. Un aiuto – dice Iorio – che serva a ripristinare la rete d’emergenza, ad assumere medici, a stabilizzare il personale che ha lavorato a partita iva durante l’emergenza Covid e, sostanzialmente, a ripianare il debito.

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