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mercoledì, Luglio 2, 2025

Di Giacomo: “Da centrodestra e centrosinistra nessuna analisi sul voto di Isernia”

AperturaDi Giacomo: "Da centrodestra e centrosinistra nessuna analisi sul voto di Isernia"

L’ex senatore e coordinatore regionale di Forza Italia e del Pdl, Ulisse Di Giacomo, affida ai social una riflessione sul recente voto amministrativo la cui linearità disarmante è direttamente proporzionale all’entità del deserto politico che denuncia. “Nel panorama politico molisano nessuno – scrive l’ex senatore sul proprio profilo Facebook – né nel centrodestra né nel centrosinistra, ha voluto affrontare l’analisi del voto al comune di Isernia” “Se nel centrodestra i costruttori della gioiosa macchina da guerra disintegrata sul campo da un gruppo di ragazzi, pensano di replicare alle prossime regionali il modello e l’andazzo del 2018 – prosegue Di Giacomo – possono risparmiarsi la fatica, hanno già perso”.

Altrettanto severo è il giudizio nei confronti del centrosinistra: “Se il PD e il M5S – scrive – già si azzuffano per rivendicare la candidatura alla presidenza della Regione, dimenticando le percentuali da loro raggiunte, vuol dire che non hanno ancora capito cosa è successo a Isernia”, conclude Di Giacomo.

Quello che è successo a Isernia è in realtà di evidenza palmare, e la risposta sta proprio in quel sostantivo, ragazzo, declinato al plurale, col quale Di Giacomo individua l’esercito che da un lato ha sconfitto la gioiosa macchina da guerra – come la chiama con sarcasmo – del centrodestra e che, dall’altro, è stata la scialuppa di salvataggio dell’asse PD – 5Stelle, costretto a ricorrere ad un candidato la cui caratteristica principale fosse quella di non poter essere etichettato né con targa PD né con targa 5 Stelle. Insomma, qualcuno che non avesse a che fare né con gli uni né con gli altri. E’ per questo che Castrataro ha vinto. Allora il vero tema è quello imbarazzante di una classe politica più sterile di una siringa disinfettata rispetto alla quale i cittadini preferiscono qualsiasi tipo di novità.

Allora la partita del prossimo voto regionale, si giocherà sulla capacità che avrà di rinnovarsi il gerontocomio politico trasversale a tutti gli schieramenti. Una cosa impossibile. Le incrostazioni politiche locali stanno al rinnovamento come Galileo all’Inquisizione. Impossibile trovare una strada.

Come Castrataro per il centrosinistra, di tanto in tanto anche dal centrodestra si leva qualche stecca fuori dal coro del conformismo. Il primo cittadino di Termoli, ad esempio, Francesco Roberti, sempre più critico nei confronti della coalizione, potrebbe rappresentare un punto di ripartenza per il centrodestra. Ma la strada è lunga e piena di buche.

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