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venerdì, Aprile 19, 2024

Antonio Mucciaccio tra i vincitori del “Premio Internazionale Adriatico, un mare che unisce”

CulturaAntonio Mucciaccio tra i vincitori del “Premio Internazionale Adriatico, un mare che unisce”

di Luigi Pizzuto

Termoli. Un premio prestigioso diretto dal Presidente Massimo Pasqualone, coordinatore per il Molise Oscar De Lena. Un meritato riconoscimento assegnato nel campo della scuola ad Antonio Mucciaccio, storico, narratore ed intellettuale eclettico, animato da uno spirito pedagogico attivo e creativo. Da sempre dalla parte dei ragazzi, dei docenti e di una scuola viva. Puntualmente animata da un sapere vivace ed inclusivo. Nel porto di Termoli tante le personalità provenienti da regioni che si affacciano sull’Adriatico.

Un “mare nostrum”, da tempi immemori, crocevia di scambi economici e culturali tra etnìe così diverse. E la scuola che Antonio Mucciaccio porta nel cuore in questo contesto così ricco di vivacissime relazioni, ha indubbiamente contribuito, con le sue singolari esperienze, ad esaltarne i valori migliori. Per abbracciare sensibilmente l’altra sponda in un contesto di rapporti aperti e di condivisioni. Colletorto è la sua terra di appartenenza. Da tempo risiede nella cittadina adriatica. E’ qui che ha guidato come preside il Liceo Classico “Gennaro Perrotta”, promuovendo un’azione formativa che sarà ricordata negli annali della scuola molisana.

Antonio Mucciaccio è senz’altro una figura di spicco nel panorama della cultura molisana. Si laurea alla “Sapienza” di Roma discutendo la tesi dal titolo “L’emigrazione in un paese del Sud” con Franco Ferrarotti, padre della sociologìa italiana. Da giovane abbraccia le idee socialiste, approfondendo il contesto sociale di appartenenza segnato dal dramma della “Questione meridionale”. Prezioso è il suo contributo di ricerca in questo mondo della gente del Sud, spesso segnato da una atavica rassegnazione. “Ho iniziato a comprendere le condizioni sociali partendo dal luogo in cui sono nato e vissuto, spesso ama ripetere, quando ai miei ozi studenteschi non restava altro che l’estate”. E nei pomeriggi afosi, negli umili ambienti della casa paterna, tra sacchi di frumento e peperoni, si dilettava a leggere Jovine, Pavese, i libri di Carlo Levi e Rocco Scotellaro, o a studiare le pagine del Tria, del Galanti, del Longano, del Cuoco e del Masciotta, per scoprire alla radice i meccanismi di vita nella gora morta di un paese di provincia. Antonio Mucciaccio è autore di importanti studi, saggi storici, filosofici e letterari. Nei convegni, nei seminari di studio o nella presentazione di libri la sua ironìa, ricca di storie curiose e accattivanti, è sempre pronta a lasciare il segno di una cultura viva, preziosa ed interessante. Mostra una vena espressiva straordinariamente versatile. Presso l’Hotel Columbus a Roma, in via della Conciliazione, è stato relatore sugli argomenti più scottanti di attualità, assieme agli studiosi più importanti del momento. E’ abilissimo come narratore. I suoi interventi sono sempre ricchi di spunti preziosi, spesso ironici e giocosi, intrisi di una vena ludica spontanea che piace a chiunque. E’ promotore del “Progetto Francesco Jovine”.

Ha ideato l’Agòn Sofòkleios, gara internazionale di greco antico, che dal 2006 si svolge nella città di Termoli. Ha prodotto studi monografici su “Federico II puer Apuliae”, “La Contea normanna di Loritello”, “I Regesti della Cancelleria Angioina”, “La Congiura di Macchia”, “Il Principe Gaetano Gambacorta”, “La rivoluzione napoletana del 1799”, “Vincenzo Cuoco”, “Il Contado di Molise”, “Il brigantaggio molisano”, “Olimpia Frangipane, una donna tra i giacobini”, “Antonio Marinaro: un socialista dei primi anni del ‘900”. Un intellettuale che ha incuriosito anche all’estero. Ricordiamo con piacere le sue lezioni ai giovani universitari americani giunti in regione per conoscere “Il Molise dai Sanniti agli Svevi”. Ha insegnato per diversi anni filosofìa e pedagogìa presso l’Università del Molise. Antonio Mucciaccio porta nel cuore le sue radici colletortesi. A lui si deve la brillante proposta di realizzare a Colletorto una statua in onore della regina Giovanna I d’Angiò. Donna certamente abile nell’arte del governare il Regno di Napoli e nel soccorrere le fasce più deboli. Obiettivo. Valorizzare il “Borgo degli angioini” di Colletorto su cui svetta l’austera torre della regina.

E’ promotore di una originale iniziativa: La nave dei poeti. Salpa in piena estate dal porto di Termoli per le isole Tremiti, carica di poeti, per dare spazio alla voce del cuore nel suggestivo chiostro monastico di Santa Maria a Mare. Combatte gli scempi contro il paesaggio e il patrimonio storico. A lui si deve la marcia su Montecalvo. Un luogo di antica memoria, in agro di San Giuliano di Puglia, per scongiurare la devastazione ambientale di una cava su un sito ricco di storia, a pochi passi dal regio tratturo Celano-Foggia. Destano curiosità i suoi interventi nell’ambito delle iniziative dell’Istituto Italiano dei Castelli sezione Molise. Qui le sue ricerche, con uno spirito erudito senza limiti, tra tante punte di orgoglio tutto molisano, passione e il sorriso di sempre, continuano “in itinere”.

Nella convinzione che la terra del Sannio Pentro e Frentano, con i suoi tanti piccoli borghi come presepi tra mare e monti, ha ancora tanto da dire a livello culturale. Esperienze dunque memorabili. Tante. Ma non si fermano qui. Per Oscar de Lena Antonio Mucciaccio è Magister magistralis Collis Fortis seu Collis Tortis. Siamo convinti che le sue idee vulcaniche non smetteranno mai di brillare. E continueranno a regalarci un sapere ricco di speranza come “fontana vivace”. Fortemente emozionale.

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