L’arte del pastore, pastoralismo, prodotti di alta qualità, scuola dei pastori, razze ovine e salute e benessere degli animali al centro della giornata dedicata alla pastorizia, e svoltasi a Macchiagodena, domenica 31 ottobre 2021.
Questo evento, rientrante nell’ambito delle diverse iniziative del progetto del Comune di Macchiagodena denominato “Genius Loci. Portami un libro e ti regalo l’anima”, ha visto una prima parte di giornata dedicata alla osservazione delle pecore, al racconto della transumanza e alla degustazione enogastronomica di prodotti prelibati. Nel pomeriggio, a partire dalle ore 15, all’interno della Biblioteca Comunale del paese isernino, si sono susseguiti gli interventi di studiosi e allevatori. Felice Ciccone, sindaco di Macchiagodena, ha portato il saluto dell’intera Comunità macchiagodenese, tenendo in modo particolare a collegare la pastorizia alla cultura e ai libri, latte di cui si nutre Macchiagodena da anni.
«Noi abbiamo ospitato questa giornata dedicata a uomini e animali all’interno di un periodo di grandi soddisfazioni, che vede la mia gente, il mio territorio, attenzionata da organi di informazione nazionali e internazionali per il nostro progetto di accoglienza e cultura Genius Loci – ha esordito il primo cittadino -. E sappiamo bene cosa significhino gli ovini e la transumanza per tutti i paesi interni del Molise, e dell’Italia intera. Dobbiamo, tutti insieme, Enti pubblici e privati, fare in modo che questa tradizione non vada mai perduta, anzi sostenuta, considerando cosa rappresenti non solo dal punto di vista dell’indotto economico, ma anche per la cultura e i rapporti sociali tra le popolazioni di territori confinanti, e non troppo distanti l’uno dall’altro, qui nella nostra regione».
Daniele Berlingieri, pastore, dell’Azienda agricola La Pecorella Nera di Roccamandolfi: «Nella pastorizia diverse opportunità di lavoro per chi vuole restare in Molise e anche per chi vuole tornarci. Per i prodotti tipici molisani noi abbiamo un futuro assicurato, grazie a piante officinali e temperature adatte otteniamo carni prelibate e formaggi ottimi. Il lavoro dei pastori è molto duro, ma il contatto con la natura e gli animali dà sensazioni particolari ed emozioni giorno dopo giorno».
Secondo Nicola di Niro, coordinatore del progetto Unescosulla transumanza «si deve parlare di una nuova visione del pastoralismo. La transumanza come patrimonio materialedell’Umanità per riscrivere la storia del Molise. Noi lavoriamo per creare una rete di borghi raggruppati attorno al tratturo. Stiamo provando a racchiudere l’intera cartografia dei percorsi pecuarie d’Europa. Dobbiamo mettere insieme Amministrazioni comunali e aziende,pubblico e privato, creare associazionismo. In Francia e in Spagna la pastorizia è vita, economia, rapporti sociali, natura, conoscenza di luoghi e persone. C’è tutta un’armonia particolare tra le aziende che si occupano di pastorizia; qui da noi, talvolta, troviamo pastori e aziende l’un contro l’altro armati, e non si comprende bene il perché. Necessario unirci, rilanciare interi territori molisani attraverso tutto ciò che gira intorno agli ovini si può. E si deve».