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martedì, Aprile 23, 2024

Disagi al Pronto soccorso del Veneziale, botta e risposta tra Pastore e Florenzano. L’ Asrem: normale amministrazione

AperturaDisagi al Pronto soccorso del Veneziale, botta e risposta tra Pastore e Florenzano. L' Asrem: normale amministrazione

Pronto soccorso del Veneziale di Isernia, scontro a distanza tra il primario facente funzioni, Lucio Pastore ed il direttore generale dell’Asrem, Oreste Florenzano. Il tutto era nato dall’allarme, lanciato ieri dallo stesso Pastore che aveva parlato di situazione difficile, con i pazienti in fila per ore prima di essere visitati o di essere ricoverati. Una attesa addirittura di giorni, sempre secondo il primario. “Stiamo facendo il possibile – aveva riferito il medico – ma lavoriamo in condizioni pericolose per noi e per i pazienti. La causa del problema è nota – aveva aggiunto: manca il personale e mancano i posti letto. Non c’è un’organizzazione in grado di dare risposte ai pazienti. In generale non c’è organizzazione nella sanità del Molise”, aveva attaccato frontalmente il primario. La replica del direttore generale dell’Asrem, non si è fatta attendere. Con numeri alla mano, Florenzano ha precisato che le dichiarazioni di Pastore non sono veritiere, con soli 5 pazienti in attesa, tutti con codice verde e quindi in condizioni non gravi. “I tempi di attesa dei vari codici di triage, che sono calcolati su tutti gli accessi in pronto soccorso delle 14 ore dimostrano che non ci si è trovati di fronte ad una situazione come quella dichiarata – ha precisato il vertice Asrem – Gli accessi ai pronto soccorso di tutti gli ospedali molisani sono costantemente monitorati telematicamente e quindi consultabili anche dai cittadini attraverso un’apposita sezione del sito internet dell’Asrem”. Florezano si è detto stupito delle parole di Pastore, “proprio per la specificità del reparto – ha spiegato – caratterizzato dall’urgenza delle prestazioni e dalla loro non prevedibilità in termini numerici e di gravità. Un raffronto con i dati degli altri pronto soccorso della regione – ha concluso il direttore generale – fa bene intuire come le caso di Isernia si tratti di normale amministrazione”.

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