Giungono da parte della dirigente scolastica dell’ISIS Majorana Fascitelli di Isernia Carmelina Di Nezza, gli auguri per tutti gli studenti per il nuovo anno scolastico che inizia oggi per tutti e in tutto il Molise.
“Carissimi,
oggi inizia un nuovo anno scolastico. Siamo fiduciosi e per questo lo immaginiamo tutto in presenza, con tante occasioni di incontro e socializzazione, perché i legami che la bella stagione ha permesso di ricostruire si rinsaldino e rafforzino.
Come sempre la ripartenza è stata preceduta da un’intensa fase organizzativa che ci ha permesso di intervenire sulle criticità e potenziare i punti di forza della nostra scuola, grazie anche ai tanti suggerimenti arrivati da voi studenti e dalle vostre famiglie, sempre preziosi e costruttivi. Abbiamo lavorato per restituirvi finalmente gli spazi e le occasioni di crescita che meritate, per garantire il diritto allo studio che la pandemia, in alcuni casi, ha fatto vacillare.
“La scuola è spazio di uguaglianza”, afferma la scrittrice e Dirigente Scolastica Mariapia Valadiano, che ha fatto notare quanto la didattica a distanza abbia contribuito a far emergere le disparità e le differenze sociali. Solo a scuola abbiamo la possibilità di essere tutti uguali: che si abbia o non un proprio pc, che si possa contare o meno su una connessione veloce, che ci sia o non un posto in casa dove studiare, in classe tutto questo non conta. Tutti hanno le stesse possibilità, gli stessi strumenti e le stesse chance. Per questo la scuola in presenza è un diritto che ora dobbiamo rivendicare con forza e per farlo dobbiamo ritrovare quella voglia di collaborare che abbiamo dimostrato nel periodo più buio della pandemia, perché è lo strumento migliore che abbiamo per porre rimedio ai tanti danni che essa ha causato.
“La scuola che riapre si prepara a educare al tempo buono che ritorna e anche alla tempesta che può ancora arrivare. Ma abbiamo imparato che si fa solo insieme.” Scuola e famiglia non sono mai state, nonostante la distanza, così vicine, ed è giusto e necessario che così continui ad essere. La didattica a distanza ci ha salvati dalla solitudine e ci ha permesso di essere vicini nella lontananza. Ora però che abbiamo armi per combattere il virus e abbiamo imparato quali comportamenti ci aiutino nella prevenzione, possiamo e dobbiamo reclamare a gran voce il nostro diritto di sentire con tutti i sensi.
Ognuno di noi ha perso qualcuno o qualcosa; abbiamo messo in standby le nostre vite pensando di poter un giorno riprendere da dove avevamo lasciato. Così purtroppo non è, soprattutto per i giovani adolescenti che in attimo sono si sono ritrovati adulti.
Da qui il mio invito ai miei colleghi docenti ad ascoltare, supportare e guidare i ragazzi perché, più che dai libri, imparino dall’esempio quanto la collaborazione, l’ascolto attivo e il rispetto siano importanti, perché nessuno rimanga indietro e tutti raggiungano insieme lo stesso traguardo: il successo scolastico.
E allora eccoci qui, fiduciosi che il nostro desiderio di una scuola aperta e inclusiva possa finalmente esaudirsi.
A tutti auguro un buon anno scolastico.”