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mercoledì, Aprile 24, 2024

Isernia, “Buon anno scolastico” da parte della Preside Carmelina Di Nezza

AttualitàIsernia, "Buon anno scolastico" da parte della Preside Carmelina Di Nezza

Giungono da parte della dirigente scolastica dell’ISIS Majorana Fascitelli di Isernia Carmelina Di Nezza, gli auguri per tutti gli studenti per il nuovo anno scolastico che inizia oggi per tutti e in tutto il Molise.

Carissimi,
oggi inizia un nuovo anno scolastico. Siamo fiduciosi e per questo lo immaginiamo tutto in presenza, con tante occasioni di incontro e socializzazione, perché i legami che la bella stagione ha permesso di ricostruire si rinsaldino e rafforzino.
Come sempre la ripartenza è stata preceduta da un’intensa fase organizzativa che ci ha permesso di intervenire sulle criticità e potenziare i punti di forza della nostra scuola, grazie anche ai tanti suggerimenti arrivati da voi studenti e dalle vostre famiglie, sempre preziosi e costruttivi. Abbiamo lavorato per restituirvi finalmente gli spazi e le occasioni di crescita che meritate, per garantire il diritto allo studio che la pandemia, in alcuni casi, ha fatto vacillare.
“La scuola è spazio di uguaglianza”, afferma la scrittrice e Dirigente Scolastica Mariapia Valadiano, che ha fatto notare quanto la didattica a distanza abbia contribuito a far emergere le disparità e le differenze sociali. Solo a scuola abbiamo la possibilità di essere tutti uguali: che si abbia o non un proprio pc, che si possa contare o meno su una connessione veloce, che ci sia o non un posto in casa dove studiare, in classe tutto questo non conta. Tutti hanno le stesse possibilità, gli stessi strumenti e le stesse chance. Per questo la scuola in presenza è un diritto che ora dobbiamo rivendicare con forza e per farlo dobbiamo ritrovare quella voglia di collaborare che abbiamo dimostrato nel periodo più buio della pandemia, perché è lo strumento migliore che abbiamo per porre rimedio ai tanti danni che essa ha causato.
“La scuola che riapre si prepara a educare al tempo buono che ritorna e anche alla tempesta che può ancora arrivare. Ma abbiamo imparato che si fa solo insieme.” Scuola e famiglia non sono mai state, nonostante la distanza, così vicine, ed è giusto e necessario che così continui ad essere. La didattica a distanza ci ha salvati dalla solitudine e ci ha permesso di essere vicini nella lontananza. Ora però che abbiamo armi per combattere il virus e abbiamo imparato quali comportamenti ci aiutino nella prevenzione, possiamo e dobbiamo reclamare a gran voce il nostro diritto di sentire con tutti i sensi.
Ognuno di noi ha perso qualcuno o qualcosa; abbiamo messo in standby le nostre vite pensando di poter un giorno riprendere da dove avevamo lasciato. Così purtroppo non è, soprattutto per i giovani adolescenti che in attimo sono si sono ritrovati adulti.
Da qui il mio invito ai miei colleghi docenti ad ascoltare, supportare e guidare i ragazzi perché, più che dai libri, imparino dall’esempio quanto la collaborazione, l’ascolto attivo e il rispetto siano importanti, perché nessuno rimanga indietro e tutti raggiungano insieme lo stesso traguardo: il successo scolastico.
E allora eccoci qui, fiduciosi che il nostro desiderio di una scuola aperta e inclusiva possa finalmente esaudirsi.
A tutti auguro un buon anno scolastico.”

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