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venerdì, Marzo 29, 2024

Referendum eutanasia legale, Cappato a Campobasso: “È un tema che unisce e non divide”

AttualitàReferendum eutanasia legale, Cappato a Campobasso: “È un tema che unisce e non divide”

L’ha sempre definita una battaglia di civiltà. “Una battaglia che non è per la morte – ci ha tenuto a precisarlo – ma per la qualità della vita. Noi non vogliamo che la gente soffra, continui a soffrire per tutta la vita e che sia libera di decidere. Ecco perchè chiediamo la modifica della legge”. Marco Cappato, presidente dell’associazione Luca Coscioni, ha fatto tappa a Campobasso, in piazza davanti al municipio per sostenere la raccolta firme per il referendum “Eutanasia legale”. Ad accompagnarlo Matteo Fallica, referente del comitato promotore del referendum. Presenti, tra gli altri, il sindaco Gravina, la consigliera comunale del Pd Salvatore, il consigliere regionale del M5s Greco e il socialista Miniscalco.

“”La forza di questo referendum e’ che, al contrario di quello che pensano i capi dei partiti, questo e’ un tema che unisce, non e’ un tema che divide. E’ un tema che unisce nell’esperienza delle persone”. Ha detto

“E’ sotto gli occhi di tutti – ha aggiunto Cappato- la disattenzione dei vertici di tutti i piu’ grandi partiti italiani, cioe’ coloro che sulla carta rappresentano il novanta per cento dei voti. Nessuno di loro ha aperto bocca sul referendum. Hanno firmato, invece, tanti sindaci che hanno anche partecipato alle iniziative”.

Oltre 850mila firme raccolte “La risposta e’ andata oltre ogni nostra aspettativa perche’ la gente in realta’ ha riconosciuto questa proposta nel proprio vissuto. Ormai non c’e’ una famiglia in Italia che non abbia direttamente o indirettamente avuto a che fare con lo stare a fianco di un malato terminale in una condizione di sofferenza e quindi gli italiani non hanno avuto bisogno che fossero i capi dei partiti o della politica ufficiale a spiegare l’importanza di questo tema, l’importanza di essere liberi di decidere proprio nei momenti piu’ drammatici della vita di una persona”. 

“La gente – ha concluso – ha capito le nostre ragioni, conosce l’importanza della libertà di decidere, anche se nessuno dei grandi partiti si è mosso. La nostra non è una battaglia contro al politica, ma un aiuto attraverso il popolo”.

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