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sabato, Luglio 5, 2025

Vendita Gemelli, Cisl sollecita mantenimento standard. Bregantini: “Non ho interferito su scelte”. Testamento: “Schiaffo alla sanità pubblica”

AperturaVendita Gemelli, Cisl sollecita mantenimento standard. Bregantini: "Non ho interferito su scelte". Testamento: "Schiaffo alla sanità pubblica"

di Marta Martino

 

Non entriamo nel merito della vendita, ma siamo preoccupati. Così si esprime la CISL FP AbruzzoMolise dopo la notizia che il gruppo SANSTEFAR ha fatto la sua offerta per rilevare il 90% delle quote del Gemelli Molise.
E’ vero che c’è l’impegno della continuità della ricerca scientifica e dell’attività didattica, evidenzia il sindacato, ma queste sono le condizioni imprescindibili per ottenere l’accreditamento al servizio sanitario nazionale. Mentre invece quello che bisogna chiedersi è se verranno mantenuti inalterati i servizi alla collettività e se verranno salvaguardati i posti di lavoro, attualmente 380 unità, visto che l’azienda diventerà sostanzialmente privata. Nessun messaggio è arrivato ancora per tranquillizzare gli animi. La Sanstefar nel corso del tempo ha costruito una base solida, crescendo sia a livello di strutture che di attrezzature e macchinari all’avanguardia per la cura dei pazienti- sostiene la Cisl Abruzzo Molise, per cui la notizia della possibile acquisizione non sarebbe affatto una cattiva notizia. Intanto la parlamentare del gruppo misto alla Camera Rosa Alba Testamento ha presentato una interrogazione ai Ministri della Salute e dell’Economia e delle Finanze chiedendo di quali informazioni siano in possesso sull’operazione, nonché le reali motivazioni per le quali si è deciso di non prendere neanche minimamente in considerazione l’ipotesi di acquisizione di Gemelli Molise S.p.A. da parte di un soggetto pubblico come la Regione Molise. “Aspettiamo di conoscere i dettagli dell’operazione, scrive la Testamento- ma comunque tutta l’operazione ci sembra un ulteriore “schiaffo” alla sanità pubblica regionale e conferma che la salute dei cittadini molisani più che un diritto costituzionalmente garantito sia una merce in balia delle spinte del mercato”.
Profondamente addolorato della notizia si dice il Vescovo di Campobasso- Bojano. L’amarezza è grande- scrive monsignor Bregantini- perché ho tanto lottato, insieme con gli altri vescovi del Molise, perché non si giungesse a questo punto. Il nostro accorato appello, giunto fino al Papa, non è stato purtroppo ascoltato e si è deciso di procedere, comunque, alla vendita.
Bregantini poi smentisce categoricamente le voci secondo le quali “io, come Vescovo, avrei determinato, influito e caldeggiato la scelta dell’acquirente, notizia totalmente infondata. Certo ho combattuto con tutte le mie e nostre forze perché non si vendesse il Gemelli Molise, consapevole dell’ulteriore impoverimento della terra molisana, già così segnata da miopi politiche di abbandono, ma mai ho interferito sulla scelta dell’acquirente”

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