Giovanni Mammarella fino a pochi giorni fa era un dipendente della Gyproc Saint-Gobain, meglio conosciuta a Termoli con gessificio. Dopo 37 anni, però ha ricevuto la lettera che mai avrebbe voluto leggere. Quella di licenziamento. Un’azienda che ha richiesto il ciclo continuo all’interno della fabbrica per una maggiore produttività ma che ha licenziato Giovanni per ragioni economiche.
La maggior parte dei colleghi che lavorano nella struttura della zona Zona industriale di Termoli e nella Cava di estrazione dello stesso Stabilimento, ha scioperato nelle ultime 4 ore di ogni turno fermando la linea. Un segno concreto di solidarietà.
Sindacati e lavoratori, uniti, dicono no ai licenziamenti, trovano inaccettabile che una Società multinazionale che vanta importanti investimenti sullo Stabilimento di Termoli e sulla Cava di Guglionesi, che fa della produzione e della sicurezza il suo fiore all’occhiello e che viene premiata e definita una delle migliori Aziende in Europa, possa licenziare in un territorio già martoriato dalla disoccupazione. Chiesto un confronto con l’azienda
