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giovedì, Aprile 25, 2024

Apre ad Agnone la “Mostra del Costume della ‘Ndocciata”

AgnoneApre ad Agnone la “Mostra del Costume della ‘Ndocciata”

Che la ‘Ndocciata sia un evento su cui puntare è da sempre una delle convinzioni più diffuse in paese. Il caratteristico rito del fuoco è uno degli appuntamenti di punta del calendario agnonese che meriterebbe maggiore attenzione anche al di fuori del periodo dicembrino.

 

È questa la convinzione dell’Amministrazione comunale di Agnone che nei mesi scorsi ha voluto impegnarsi, grazie al supporto di alcuni cittadini volontari, dell’Associazione la ‘Ndocciata e di Umberto Di Ciocco, membro dello staff del Sindaco, nella realizzazione di una mostra permanente pensata per raccontare la vita e la società contadina, partendo proprio dal costume.

 

Nei locali dell’ex-Chiesa di Sant’Antonillo ha così visto la luce la costruzione di un’intera casa che, ambiente dopo ambiente, stanza dopo stanza, permette al visitatore di entrare in contatto con la vita dei nostri avi, tra i sacrifici della terra e gli affetti familiari. Esistenze semplici in cui però nulla veniva lasciato al caso. Scelte di tessuti, ricami, ma anche di materiali per il mobilio non erano affatto casuali, come si potrebbe pensare al giorno d’oggi. Questa complessità trova spazio nella mostra che sarà inaugurata domenica 25 luglio alle 12:00 e che ha proprio l’intento di narrare l’universo socio-culturale che ruota intorno alla ‘Ndocciata, un rito che affonda le proprie radici proprio nell’hinterland agnonese.

 

“Mentre il rito delle ‘Ndocce racconta solo una delle tradizioni contadine, forse la più spettacolare” fanno sapere dall’organizzazione “la mostra vuole essere un vero e proprio spaccato sulla quotidianità che ha partorito quel rito ancestrale. Una collezione di costumi, abiti ed elementi d’arredo che sono lo specchio della nostra cittadina e che trovano collocazione proprio negli ambienti dell’ex-Chiesa”.

 

“Un grazie particolare” commenta l’Amministrazione comunale “va innanzitutto ai volontari che, nei passati tre mesi, si sono dedicati anima e corpo alla realizzazione di questo percorso. Allo stesso modo, va dedicato un plauso a tutti coloro i quali hanno dimostrato amore per la nostra terra mettendo a disposizione della mostra beni di famiglia, tramandati di generazione in generazione, con il solo scopo di creare uno scenario autentico che copre un arco temporale dal 1800 fino agli anni ‘60 del secolo scorso”.

 

 

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