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domenica, Luglio 13, 2025

Postazioni del 118 soppresse, nuova diffida dei sindaci: il provvedimento va revocato

AperturaPostazioni del 118 soppresse, nuova diffida dei sindaci: il provvedimento va revocato

Non si placa l’ira dei sindaci contro la soppressione delle postazioni mediche nelle sedi del 118 di Sant’Elia a Pianisi, Castelmauro e Cerro al Volturno. Un provvedimento, quello adottato dai vertici Asrem, operativo dal primo luglio, che ha scatenato la durissima presa di posizione dei primi cittadini delle aree interessate. Così i sindaci di Sant’Elia, Biagio Faiella, Castelmauro, Flavio Boccardo e Cerro al Volturno, Remo Di Ianni hanno inviato una nuova diffida al direttore generale dell’Asrem Florenzano con la quale chiedono l’immediata revoca del provvedimento, adottando al tempo stesso misure straordinarie ed urgenti necessarie a coprire i posti dei medici rimasti vacanti, in attesa che tutto il problema venga affrontato e risolto in via definitiva.
Già lo scorso 5 luglio i sindaci dell’area del Fortore, in una nota, avevano ribadito l’importanza della postazione medica del servizio del 118 a Sant’Elia a Pianisi, “ormai unica superstite tra quelle che operavano nel circondario – hanno ricordato i tre primi cittadini – Svolgeva l’essenziale servizio di primo soccorso non solo per comunità dove è stata istituita, ma anche per i comuni vicini, con un bacino di utenza di circa cinquemila abitanti. Una postazione – hanno aggiunto i sindaci – che rappresentava l’ultimo baluardo della sanità della zona, garantendo un rapido intervento visto che l’ospedale più vicino è il Cardarelli e si trova a circa 30 chilometri. Una distanza che può rivelarsi fatale in caso di malattie tempo dipendenti”.
C’è poi la postazione di Castelmauro, che ha un bacino di utenza si circa 10 mila abitanti, accorpata a quella di Trivento e quella di Cerro al Volturno che è a servizio di una popolazione di circa 12 mila abitanti. L’ospedale più vicino è il Veneziale di Isernia, con un tempo medio di percorrenza che è di 35 minuti. Situazione ad alto rischio per pazienti con patologie che richiedono assistenza immediata.
La diffida, inviata anche al ministero della Salute, al presidente della Regione, alla prefettura di Campobasso, al presidente della conferenza dei sindaci e alla Procura, contiene anche la richiesta di una riunione urgente di tutte le autorità interessate e la convocazione della Conferenza dei sindaci del Molise per affrontare, in maniera complessiva il problema. “In caso di mancata risoluzione dell’emergenza non esiteremo a porre in essere tutti gli atti necessari alla salvaguardia della salute e dei diritti delle comunità da noi rappresentate”, è il monito dei tre sindaci.

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