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giovedì, Aprile 25, 2024

Emergenza cinghiali, sit-in Coldiretti. In Molise sono più di 40mila, l’impegno di Toma

AperturaEmergenza cinghiali, sit-in Coldiretti. In Molise sono più di 40mila, l'impegno di Toma

Agricoltori e allevatori sono allo stremo. L’emergenza cinghiali li sta mettendo a dura prova. Raccolti devastati, problemi anche per chi lavora con gli animali con danni per oltre un milione di euro secondo Coldiretti che proprio con agricoltori e allevatori affiliati ha organizzato un sit in davanti alla sede della Regione a Campobasso. “Non è possibile più seminare ceci, orzo, frumento, cereali. Mangiano tutto. Distruggono. Non abbiamo pià reddito” hanno raccontato “e spesso – hanno continuato – il cibo per gli animali è pieno di terra, e questo provovca anche la morte delle mucche”
I cinghiali sono aumentati a dismisura, in generale almeno del 15%, ha spiegato Coldiretti. In Molise sono più di 40mila. Ormai invadono città e campagne, provocando anche incidenti sulle strade. “Chiediamo interventi urgenti come giovani imprese Coldiretti – ha detto Mario Di Geronimo – altrimenti siamo costretti a mollare. Troppe perdite”
Diversi anche i sindaci presenti al presidio, alcune dei quali hanno anche scritto al Prefetto per interventi che garantiscano l’incolumità delle persone, in quanto i cingiali arrivano fin nei centri abitati.
C’era anche Vittorio Nola, del Movimento 5 stelle, per il quale è necessario che la Regione si doti al più presto di un piano di contenimemnto dei cinghiali e di uno di gestione della fauna selvatica. Ha anche chiesto che l’assessore Cavaliere si ascoltato in seconda commissione prima che venga approvat il calendario venatorio. Il direttore Regionale della Coldiretti, Aniello Ascolese, e il delegato federasle Giuseppe Spuinelli sono stati ricevuti dal Governatore Toma e dall’Assessore Cavaliere, ai quali hanno illustrato le loro proposte
La Coldiretti chiede che le Regioni si coordinino strettamente con lo Stato e operino in modo risoluto per attuare le misure previste per il controllo e il contenimento dei cinghiali, affinché:

• gli agricoltori possano avanzare richiesta di intervento e procedere direttamente in quanto muniti di apposita licenza, opportunità questa già operativa in Molise a seguito di una forte azione sindacale;
• l’attività di coordinamento delle azioni di contenimento e prelievo spettino alla polizia municipale e provinciale;
• gli agricoltori vengano coadiuvati dalle stesse forze dell’ordine, da guardie venatorie volontarie ma possano delegare le attività a cacciatori abilitati iscritti all’apposito registro regionale;
• il calendario venatorio venga allargato fino a comprendere i mesi che vanno da settembre a gennaio;
• che la regia complessiva di tali azioni di contenimento e prelievo sia affidata al prefetto in quanto “competente per la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza.

Al termine dell’incontro Toma è sceso dall’udfficio in Via Genova per spioegare ai manifestanti cosa intenda fare. Con lui anche Cavaliere.
“Una situazione divenuta insostenibile, che causa seri problemi all’attività degli agricoltori, ma rappresenta un pericolo anche per gli automobilisti. Il presidente e l’assessore hanno aggiornato la delegazione sulle iniziative da intraprendere, assicurando il massimo impegno. Successivamente, hanno raggiunto i manifestanti che da stamattina erano in strada.
«La problematica cinghiali – ha spiegato il presidente Toma – non è più rinviabile. Come Regione abbiamo cercato di fare il possibile, anche intervenendo a livello normativo. La Corte Costituzionale, però, ha dichiarato incostituzionale la norma e, dunque, bisognerà agire diversamente. Mi impegno, in brevissimo tempo, a portare la questione in seno alla Conferenza delle Regioni e, contestualmente, proporrò al Governo di adottare un Decreto Legge urgente per consentire il prelievo straordinario di cinghiali”.

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