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mercoledì, Maggio 1, 2024

Venafro: cerimonia per il 247 anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza

AttualitàVenafro: cerimonia per il 247 anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza

Oggi, presso la caserma della Tenenza di Venafro, è stato celebrato il 247° anniversario della fondazione del Corpo della Guardia di Finanza, alla presenza del Prefetto di Isernia, dott.ssa Gabriella FARAMONDI.

La commemorazione è stata preceduta dalla deposizione di una corona di alloro presso la lapide intitolata alla “GUARDIA GIUSEPPE IACONELLI” da parte del Comandante Provinciale, Col. Vito Simeone.

La cerimonia militare, alla presenza del Prefetto di Isernia e del Comandante Provinciale di Isernia, Colonnello Vito SIMEONE, si è svolta con una rappresentanza composta da Ufficiali, Ispettori, Sovrintendenti, Appuntati e Finanzieri in servizio ed in congedo, nonché dai membri dell’Organo di rappresentanza militare, nel corso della quale si è proceduto alla lettura del messaggio augurale del Presidente della Repubblica, Sergio MATTARELLA e dell’ordine del giorno del Comandante Generale della Guardia di Finanza, Generale di Corpo d’Armata Giuseppe ZAFARANA.

Al termine della lettura, il Comandante Provinciale ha pronunciato una breve allocuzione durante la quale ha inteso ringraziare le Fiamme Gialle isernine per l’impegno quotidianamente profuso a tutela degli interessi economico-finanziari dello Stato e della legalità in generale, nonostante la situazione emergenziale tuttora in corso.

Successivamente sono stati consegnati gli attestati di benemerenza ai militari distintisi in varie attività di servizio.

Nel corso dell’anno 2020 la Guardia di Finanza di Isernia ha eseguito in totale 207 interventi operativi e 188 indagini delegate dalla magistratura ordinaria e contabile in tutti gli ambiti della propria missione istituzionale.

Evasione fiscale internazionale, frodi carosello, indebite compensazioni, illeciti doganali e traffici illeciti di prodotti petroliferi sono alcuni dei fenomeni più gravi, pericolosi e diffusi sul territorio su cui si sta concentrando l’attenzione della Guardia di Finanza al fine di contrastare gli effetti distorsivi della concorrenza provocati dalla

grande evasione e dalle frodi fiscali, particolarmente dannosi soprattutto nei periodi di crisi.

Un’azione che, nel corso del 2020, si è concretizzata nell’esecuzione di 79 interventi ispettivi e di 1 indagine delegata dalla magistratura, che hanno permesso di denunciare 11 soggetti.

Il valore dei beni sequestrati nella passata annualità per reati in materia di imposte dirette e IVA è di 1.172.482.

Nell’ambito del contrasto all’economia sommersa sono stati individuati n. 5 soggetti sconosciuti al Fisco (evasore totale), che hanno evaso complessivamente € 68.791 di IVA e € 952.029 di base imponibile netta. Inoltre, sono stati verbalizzati 1 datori di lavoro per aver impiegato 21 lavoratori in “nero” e/o “irregolari”.

Ammontano, invece, a 9 gli interventi svolti nel settore delle accise, al fine di contrastare la filiera distributiva dei carburanti illecitamente introdotti sul territorio mediante servizi di prevenzione nelle rotabili maggiormente interessate dai traffici illeciti, nonché, nei casi più gravi, attraverso l’esecuzione di indagini di polizia volte a neutralizzare l’operatività delle organizzazioni criminali operanti nel settore.

Nell’ambito del predetto settore di servizio sono stati sequestrati oltre 72 tonnellate di gasolio per autotrazione introdotto in Italia in totale evasione di imposta e con la denuncia di n. 3 autisti segnalati alla locale Autorità Giudiziaria.

La Guardia di Finanza ha dedicato, nel corso del 2020, ampie risorse nel contrasto agli illeciti in materia di spesa pubblica e a quelle condotte che, mettendo a rischio la legalità e la trasparenza che devono connotare l’azione della Pubblica amministrazione, pregiudicano la corretta allocazione delle risorse, favorendo sprechi, truffe, malversazioni e indebite percezioni.

Si tratta di un settore strategico per il Paese, in quanto il corretto impiego dei fondi pubblici sostiene il tessuto economico nazionale, consente di affrontare le condizioni di disagio in cui possono trovarsi i cittadini e le famiglie, contribuisce a contenere l’esborso complessivo dello Stato e si traduce, in ultima analisi, in un miglioramento complessivo della qualità della spesa, permettendo che essa possa conseguire gli obiettivi cui tende: benessere, crescita e sviluppo.

207 sono gli interventi complessivamente svolti dalle Fiamme Gialle isernine, nel 2020, a tutela dei principali flussi di spesa, dagli appalti agli incentivi alle imprese, dalla spesa sanitaria alle erogazioni a carico del sistema previdenziale, dai fondi europei alla responsabilità per danno erariale, cui si aggiungono 6 deleghe d’indagine concluse in collaborazione con la Magistratura Ordinaria e 21 deleghe svolte con la Corte dei conti.

Nell’ambito del versante erariale sono stati segnalati alla Magistratura contabile danni per 297.898 di euro, a carico di 35 soggetti.

Tra i controlli in materia di prestazioni sociali agevolate, nell’ambito del “reddito di cittadinanza”, il Corpo ha realizzato uno specifico dispositivo operativo volto al contrasto dei fenomeni di illecita apprensione del beneficio a tutela di coloro che hanno reale necessità di usufruire del sussidio. Gli interventi complessivamente eseguiti da questo Comando Provinciale pari a n. 97 hanno consentito di denunciare all’Autorità Giudiziaria 22 soggetti per le ipotesi di reato previste dalla normativa di settore. L’ammontare della frode scoperta è stata pari a 209.322 euro.

Nell’ambito degli “Incentivi alle imprese e altre uscite nazionali e locali”, i Reparti hanno portato a termine n. 2 interventi per finanziamenti assisti da garanzia, segnalando all’Autorità Giudiziaria 1 persona per aver indebitamente percepito contributi pari a Euro 20.000. In particolare, l’amministratore della società aveva distratto i finanziamenti ottenuti dallo Stato per altri fini.

Con specifico riguardo al comparto della spesa previdenziale, le frodi più consistenti hanno interessato le prestazioni assistenziali (assegni sociali, pensioni di guerra, invalidità civile e altre), con 193.762 euro di indebite percezioni.

 

 

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