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venerdì, Aprile 26, 2024

Covid, il Molise torna a rischio moderato ma le condizioni restano uguali

AperturaCovid, il Molise torna a rischio moderato ma le condizioni restano uguali

di Giovanni di Tota

 

Una leggera resilienza nell’andamento del Covid in tre regioni, tra le quali il Molise. Così viene definita dagli esperti la lieve risalita dei casi che si è registrata nelle ultime ore anche nella nostra regione.
Un fenomeno che però, è sempre il giudizio dell’istituto superiore della sanità, non evidenzia molteplici allerte. In sostanza, casi isolati che non pregiudicano e non presentano condizioni tali da determinare nuove allerte. Come sta accadendo con gli ultimi positivi registrati a Campobasso, tutti appartenenti ad un unica fonte, pare una festa di comunione.
Con il Molise, ci sono Basilicata e Friuli Venezia Giulia che tornano a rischio moderato ma in tutti e tre i casi l’indice Rt è compatibile con uno scenario di tipo uno. Tutte le altre regioni, e le Province autonome, sono invece classificate a rischio basso. Prosegue, infatti, la discesa dell’incidenza nazionale settimanale che negli ultimi 7 giorni si e’ attestata a 16,7 casi per 100mila abitanti rispetto ai 25 della scorsa settimana mentre l’indice Rt e’ considerato stabile anche se passato da 0,68 della precedente rilevazione all’attuale 0,69 Sono, secondo quanto si apprende, i dati contenuti nella bozza di monitoraggio settimanale Covid Iss-Ministero della Salute, ora all’esame della cabina di regia, che saranno presentati oggi.
“La pressione sui servizi ospedalieri si conferma al di sotto della soglia critica – sottolinea il report – in tutte le Regioni” mentre il calo dell’incidenza consente “un tracciamento sistematico e una gestione basata sul contenimento ovvero sull’identificazione dei casi e sul tracciamento dei loro contatti”.
Anche la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o in area medica è al di sotto dei livelli di allerta in tutta la penisola, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate in area medica e una pressione sempre decrescente nelle terapie intensive.
Intanto i pediatri di libera scelta vaccineranno ragazzi e ragazze tra i 12 e 16 anni e, qualora fosse necessario, anche ai familiari e caregiver. E’ la sintesi del protocollo d’intesa sottoscritto tra i sindacati di categoria e il Commissario ad Acta per la Sanità Flori Degrassi. Concordata anche la possibilità di effettuare un vaccine day dedicato alla fascia di eta’ 12-16 anni.

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