Apre a nuovi produttori l’organizzazione di volontariato “Cipolla bianca di Isernia” che nasce dalla necessità di aggregare gli attuali produttori del bulbo isernino e incentivare l’aumento della produzione dell’ortaggio in questione.
Negli ultimi anni, con l’abbandono dell’agricoltura e della nostra realtà isernina da parte soprattutto dei giovani, la cipolla d’Isernia è stata messa sempre più ai margini del nostro contesto territoriale, rischiando di scomparire se non fosse stato grazie al prezioso lavoro degli “agricoltori custodi”, che hanno continuato a perpetuare questa antica coltivazione.
Purtroppo, questi contadini, per lo più hobbisti e sempre più anziani, non trovano un giusto ricambio generazionale, con il rischio che alla loro dipartita terrena si interrompa questa antichissima coltivazione.
In questo solco si incanala l’attività dell’associazione “Cipolla bianca di Isernia”: promuovere nuovamente la cultura della custodia del bulbo isernino incentivando nuovi giovani e meno giovani alla coltivazione del prodotto in questione, cercando di creare percorsi virtuosi volti alla costituzione di attività agricole imprenditoriali.
Gli obiettivi chiave associativi possono essere così sintetizzati:
L’associazione, che si apre a tutti coloro che abbiano il desiderio di rivalorizzare il bulbo nostrano, e sta già promuovendo il tesseramento per i soci ordinari, ristoratori e agricoltori; cercando di tessere un filo diretto che unisca produttori, ristoratori e consumatori.
Tante le collaborazioni in programma e quelle già sviluppate, prima fra tutte quella con la Cooperativa L.a.i., realtà dai nobili intenti sociali che ha sposato da subito il progetto di valorizzazione della cipolla isernina, oltre ad esserne stata antesignano in tempi precedenti. Di notevole interesse è anche la collaborazione con la sezione isernina dell’Arsap regionale, la quale si preoccuperà del monitoraggio del corretto rispetto del disciplinare di produzione e dell’assistenza tecnica per la coltivazione dell’ortaggio nostrano.
Le attese sono molteplici e si confida in una grossa partecipazione cittadina a tutte le attività future.
di volontariato “Cipolla bianca di Isernia”, con sede in C.so Risorgimento 225 ad Isernia, nasce dalla necessità di aggregare gli attuali produttori del bulbo isernino e incentivare l’aumento della produzione dell’ortaggio in questione.
Negli ultimi anni, con l’abbandono dell’agricoltura e della nostra realtà isernina da parte soprattutto dei giovani, la cipolla d’Isernia è stata messa sempre più ai margini del nostro contesto territoriale, rischiando di scomparire se non fosse stato grazie al prezioso lavoro degli “agricoltori custodi”, che hanno continuato a perpetuare questa antica coltivazione.
Purtroppo, questi contadini, per lo più hobbisti e sempre più anziani, non trovano un giusto ricambio generazionale, con il rischio che alla loro dipartita terrena si interrompa questa antichissima coltivazione.
In questo solco si incanala l’attività dell’associazione “Cipolla bianca di Isernia”: promuovere nuovamente la cultura della custodia del bulbo isernino incentivando nuovi giovani e meno giovani alla coltivazione del prodotto in questione, cercando di creare percorsi virtuosi volti alla costituzione di attività agricole imprenditoriali.
Gli obiettivi chiave associativi possono essere così sintetizzati:
L’associazione, che si apre a tutti coloro che abbiano il desiderio di rivalorizzare il bulbo nostrano, e sta già promuovendo il tesseramento per i soci ordinari, ristoratori e agricoltori; cercando di tessere un filo diretto che unisca produttori, ristoratori e consumatori.
Tante le collaborazioni in programma e quelle già sviluppate, prima fra tutte quella con la Cooperativa L.a.i., realtà dai nobili intenti sociali che ha sposato da subito il progetto di valorizzazione della cipolla isernina, oltre ad esserne stata antesignano in tempi precedenti. Di notevole interesse è anche la collaborazione con la sezione isernina dell’Arsap regionale, la quale si preoccuperà del monitoraggio del corretto rispetto del disciplinare di produzione e dell’assistenza tecnica per la coltivazione dell’ortaggio nostrano.
Le attese sono molteplici e si confida in una grossa partecipazione cittadina a tutte le attività future.