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venerdì, Aprile 26, 2024

Pandemia: dopo 14 mesi tornano a casa gli “Angeli del Covid”

AperturaPandemia: dopo 14 mesi tornano a casa gli "Angeli del Covid"

Hanno visto le lacrime di chi se n’è andato e gli occhi felici di chi ce l’ha fatta. Sono gli “Angeli del Covid” – come sono stati chiamati allo scoppiare della pandemia – infermieri e operatori socio sanitari che hanno fronteggiato l’emergenza in un momento drammatico nel quale nessuno sapeva a cosa andava incontro e con le strutture sanitarie completamente sguarnite di personale. E’ stato allora che con l’entrata in vigore del decreto Cura Italia circa 150 persone sono state reclutate attraverso il meccanismo della partita Iva. L’emergenza, come noto, si è protratta e di proroga in proroga il personale ingaggiato attraverso una formula penalizzante che offre poche o nulle garanzie si è arrivati sino ad oggi: 31 maggio 2021. Finisce oggi, infatti, dopo 14 mesi, la lunga traversata nel deserto del Covid di figure che hanno garantito cura, assistenza, conforto a chi tra i reparti di Malattie Infettive e Terapia Intensiva si è trovato a fare i conti con un nemico mortale.

Alla loro questione nessuno ha saputo dare una risposta, né la politica, che si è limitata all’unanime approvazione di una mozione che, come tutte le mozioni del mozionificio regionale, ha avuto una sorte tartufesca, finita quindi nel sottobosco delle cose dimenticate, né l’Azienda sanitaria regionale, più volte sollecitata, che ha optato per il reclutamento del nuovo personale attraverso un avviso pubblico, scelta sacrosanta ma che andava bilanciata con un congruo meccanismo di premialità afavore di chi, letteralmente a mani nude, si è battuto contro il Covid. Unici ad aver preso una posizione decisa sono stati i primari degli ospedali molisani che hanno chiesto la proroga dei contratti sino alla fine dell’emergenza o almeno per sei mesi al fine di affiancare il nuovo personale privo della necessaria formazione in materia di Covid.

Nulla. Oggi gli angeli del covid se ne vanno a casa. A nulla è valso il tentativo sul fronte parlamentare di trovare una soluzione. Una iniziativa in tal senso dell’On. Rosa Alba Testamento è stata bocciata da tutti i partiti di Governo. Sul fronte locale la politica, nel tentativo di metterci una pezza che oggi appare peggio del buco, ha chiesto e ottenuto la convocazione di un consiglio regionale monotematico. Peccato che sia stato fissato per il primo giugno, quando agli angeli del covid saranno state già tarpate le ali.

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