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giovedì, Aprile 25, 2024

Facciolla: “A Isernia lavoriamo per un accordo con i 5 Stelle”

AperturaFacciolla: "A Isernia lavoriamo per un accordo con i 5 Stelle"

Se le prossime elezioni amministrative di Isernia saranno la prova generale per verificare lo stato di salute e le prospettive del centrodestra in regione, analogo scenario si paventa per il centrosinistra. Ad anticipare i giochi nel campo delle opposizioni, è il segretario regionale del partito democratico Vittorino Facciolla. Decidono i territori – dice come premessa generale – ma l’indicazione del Partito è che a Isernia si lavori per una alleanza organica col Movimento 5 Stelle. Facciolla prova a fare in Molise quello che non è riuscito al segretario del PD Letta sul piano nazionale dove, come noto, sono falliti i tentativi per Roma, Torino e Napoli. I 5 Stelle amano correre da soli ma i tempi sono cambiati fatto che, senza citare Dylan, dovrebbe portare a riflettere i pentastellati sulle acque che crescono e che rischiano di sommergerli cancellandone la presenza. Una dote imponente di parlamentari (in realtà già dilapidata) e consiglieri regionali dei quali alla prossima tornata elettorale potrebbe non restare nulla. La svolta ipergovernativa di Grillo, in pratica alleato con tutti e il contrario di tutti, le liti con gli ortodossi legati a Casaleggio e Rosseau, le espulsioni e le defezioni hanno disseminato il cammino dei 5 stelle di buche e polpette avvelenate che, pena l’estinzione, vanno evitate. Sul tema resta abbottonato il capogruppo pentastellato in regione, Andrea Greco, che rimanda la questione sul territorio. Decideranno a Isernia il da farsi ma dalle sue parole si capisce che l’orientamento è quello a restare in uno splendido quanto poco utile isolamento.

Facciolla invece guarda avanti e pensa alle elezioni regionali del 2023 che non sono poi così troppo lontane. A Isernia si voterà in autunno, quando mancherà un anno e mezzo al rinnovo del Consiglio regionale e all’elezione del Presidente della Regione.

Sul fronte del centrodestra, l’analisi del contesto generale fanno pensare ad un Toma proiettato verso il Parlamento e ad un ritorno dell’ex governatore Iorio nella corsa alla presidenza della Regione. Sul versante opposto potrà essere invece proprio Isernia il viatico per il ritorno alla guida della Regione di un uomo o di una donna del centrosinistra.

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