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venerdì, Aprile 26, 2024

Endometriosi, chiesto l’intervento delle istituzioni

AttualitàEndometriosi, chiesto l'intervento delle istituzioni

Tutelare le donne affette da endometriosi, oltre 3 milioni in Italia, e rispettare la legge 194 del 1978 che disciplina il diritto a richiedere l’interruzione volontaria di gravidanza, per motivi di salute, economici, sociali e familiari. L’A.P.E. Associazione Progetto Endometriosi, formata da volontarie che in tutta Italia si impegnano per creare consapevolezza e fare informazione su questa malattia invalidante e difficile da diagnosticare, si rivolge con una lettera ufficiale alla Consigliera di Parità della Regione Molise, Giuseppina Cennamo, per evidenziare una serie di carenze che toccano la sfera dei diritti alla salute e dei diritti delle donne, chiedendo di farsi portavoce per trovare urgentemente soluzioni.

In primo luogo, c’è la necessità di avviare una serie di monitoraggi per la tutela delle donne affette da endometriosi e garantire un piano diagnostico terapeutico adeguato. Ma viene chiesta attenzione anche rispetto alla legge 194. In Molise, infatti, nella sanità pubblica c’è solo un medico non obiettore di coscienza, il quale è prossimo alla pensione. «Siamo tutti a favore della vita – spiega Annalisa Frassineti, Presidente di A.P.E. – ma crediamo sia altrettanto corretto applicare adeguatamente una legge complessa, e fare in modo che una fase dolorosissima della vita di una donna sia quantomeno possibile come libera scelta, e affrontata nel rispetto psicologico della paziente, così come nell’assenza di personali ideologie da parte degli operatori sanitari». Sul tema dell’endometriosi interviene anche la consigliera regionale del Movimento 5 Stelle Patrizia Manzo, che ricorda come con apposita legge, quella del 10 febbraio 2015, la Regione Molise aveva disposto di tutelare le donne affette da endometriosi, promuovendo la prevenzione e la diagnosi precoce, nonché il miglioramento delle cure, tuttavia in Molise il testo di legge resta ancora sulla carta. Al riguardo mesi fa la Manzo aveva presentato un’interrogazione nella quale chiedeva a Toma quali fossero le azioni adottate per il raggiungimento delle finalità inserite nel documento di legge. Una richiesta purtroppo rimasta ancora inevasa. A questo punto unendosi alla denuncia fatta dall’Associazione Progetto Endometriosi, anche la Manzo chiede soluzioni e immediate, sicura che con il coinvolgimento della Consigliera regionale di Parità, Giuseppina Cennamo, il tema tornerà presto in Aula.

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