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martedì, Aprile 30, 2024

Pozzilli, Herambiente e la giornata Mondiale delle api: pubblicati i nuovi risultati della ricerca

AttualitàPozzilli, Herambiente e la giornata Mondiale delle api: pubblicati i nuovi risultati della ricerca

«Se l’ape scomparisse dalla faccia della terra, all’uomo non resterebbero che quattro anni di vita». Un’affermazione che viene attribuita ad Albert Einstein, ma che ben descrive il valore inestimabile che questi insetti rappresentano per la sopravvivenza del Pianeta. Per ricordarlo, il 20 maggio si celebra, dal 2017, la Giornata Mondiale delle api, istituita dall’Onu in onore di Anton Jansa (allevatore sloveno del 18 secolo). Questa ricorrenza ha l’obiettivo di informare e sensibilizzare i cittadini sul ruolo di questi preziosi impollinatori. E non solo. Perché per la società Herambiente questi insetti sono diventati vere e proprie sentinelle a tutela dell’ambiente.

10 mila micro-campionamenti su un’area di circa 7 km2 :è questo il lavoro incessante e giornaliero delle api che compongono un alveare, e tre sono quelli installati dalla società a Pozzilli nella primavera 2020, all’interno del perimetro del termovalorizzatore, nell’ambito di un progetto di biomonitoraggio promosso con l’obiettivo di studiare il comportamento delle api e i loro prodotti, come indicatori efficaci per valutare lo stato di qualità dell’ambiente nella zona circostante l’impianto.

Dopo i primi risultati del progetto illustrati nel novembre scorso, sono ora disponibili quelli relativi nella seconda campagna di monitoraggio portata avanti a fine 2020 in cui “non sono emerse criticità”, come annuncia la Dott.ssa Serena Tulini, il medico veterinario che segue il progetto. “Nei campioni di miele e cera è stata riscontrata la sostanziale assenza di diossine e pesticidi, mentre soltanto nella cera sono state riscontrate tracce di idrocarburi, non presenti nella prima campagna di monitoraggio e che possono essere associate all’andamento del traffico automobilistico. L’area monitorata è infatti la zona est della Piana di Venafro, tra i monti della Meta e quelli del Matese, dove, oltre al termovalorizzatore, sono presenti industrie del settore chimico, aziende sanitarie private, cantieri edili abbandonati e piccoli centri agricoli abitati.

In entrambe le campagne inoltre, riferisce la dottoressa Tulini, i campioni di miele hanno evidenziato la totale assenza di piombo. In generale i risultati mostrano una condizione ambientale complessivamente buona.

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