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sabato, Aprile 27, 2024

Esploriamo i borghi del Molise: Termoli

CulturaEsploriamo i borghi del Molise: Termoli

di LIA MONTEREALE

Il nostro viaggio di oggi ci porta a Termoli, comune in provincia di Campobasso. Le sue origini sono piuttosto controverse e le ipotesi formulate dagli studiosi sono varie. Si discute se il nome debba farsi risalire a “Therma” o “Thermopoli”, che secondo alcuni sarebbe matrice latina, mentre secondo altri sarebbe da ricondurre ad una matrice greca. Secondo l’ipotesi più certa e accreditata, Termoli sarebbe la continuazione dell’antica città denominata Buca, porto romano della Frentania.
Tra i monumenti e luoghi di interesse che ci fermiamo ad ammirare senza dubbio merita attenzione il Castello Svevo. Si tratta di uno dei simboli di Termoli. Le sue caratteristiche architettoniche ci portano a dedurre che il Castello sia stato costruito in epoca normanna (XI secolo circa), vicino ad una torre longobarda preesistente. Ci si domanda allora da dove provenga l’attribuzione “svevo”. Quest’ultima pare sia dovuta alla ristrutturazione e fortificazione voluta da Federico II di Svevia nel 1240, dopo i danni arrecati da un attacco della flotta veneziana. Costituito da mura che circondavano la città, nonché da torri merlate, il Castello di Termoli, con molta probabilità, faceva parte di un sistema di difesa molto più ampio.
Altra caratteristica di Termoli sono i “trabucchi”, antiche macchine da pesca che permettevano ai pescatori e alle loro famiglie di pescare anche quando il mare tempestoso impediva alle barche di uscire a largo.
La Cattedrale di Termoli, simbolo della città, è dedicata a Santa Maria della Purificazione. Fu costruita tra il XII e XIII secolo ed è un esempio di architettura romanica. Ospita le reliquie dei patroni San Basso e San Timoteo. Nel 1456 la parte più alta della facciata è stata distrutta da un terribile terremoto e, nel 1566, dalle invasioni dei Turchi. Successivamente, la cattedrale si arricchì anche di elementi barocchi, ma questi furono eliminati tra il 1930 e il 1969 durante un restauro che ripristinò le originali forme romaniche.
Il noto e strettissimo vicolo Rejecelle è largo appena 41 centimetri, e anch’esso non sfugge allo scatto della nostra macchina fotografica.
La gastronomia termolese contribuisce a rafforzare la bontà dei piatti molisani. Tipico esempio è “U bredette” (il brodetto di pesce), “Sécce e ‘pisille”(seppioline) e “‘U scescille” (polpette fatte con uova, formaggio grattugiato e pane raffermo). Come possiamo vedere , tutti i piatti della tradizione termolese sono legati al pesce e al mare.
Anche le feste tradizionali termolesi sono legate alle storie della gente di mare.

Per informazioni: Comune di Termoli

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