Da un paio di settimane è il nuovo Prefetto di Campobasso. Francesco Antonio Cappetta, 66 anni, pugliese, arriva dalla Prefettura di Benevento, con lunga esperienza nella sua regione, in Sicilia e in Campania. Sta conoscendo il territorio e incontrando le istituzioni. “Noto gente rispettosa delle istituzioni e delle norme “ ha detto presentandosi ai giornalisti in videoconferenza, dando voce alle prime impressioni. “E’ una terra che ha bisogno di uno scatto per far conoscere le sue peculiarità e per superare le carenze” ha continuato, assicurando il suo impegno totale a farsi mediatore delle istanze di sindaci, cittadini, associazioni e considerando importante il ruolo della stampa. Adesso la priorità è la lotta al Covid. Cappetta è in costante rapporto con tutte le istituzioni e gli enti, con Regione, Asrem, forze di polizia, sindaci per garantire il monitoraggio del territorio e il rispetto delle norme e adesso in particolare per questo periodo. “Per Pasqua i controlli saranno mirati alle zone di maggior afflusso e in particolare per i rientri da fuori regione per la Pasqua” ha detto.
Oltre al monitoraggio costante dell’andamento della pandemia altro aspetto centrale, con Procura e forze di polizia, il contrasto alle infiltrazioni malavitose, sia per quanto riguarda la lotta allo spaccio di droga sia per evitare che venga inquinata la componente economica della regione.
Il precedente Prefetto, Maria Guia Federico, aveva utilizzato lo strumento delle interdittive antimafia. Sul tema Cappetta è stato chiaro. “Ho visto che negli ultimi 4 anni sono state adottate 11 interdittive e quest’anno, nel primo bimestre, già una. Intendo proseguire su questa strada – ha spiegato Cappetta – e magari anche incrementare, per esempio, i controlli sui cantieri, laddove dovessero riprendere alcune grandi opere di questa provincia e incrementare i controlli anche sulle società, le sedi sociali, sulle cosiddette sedi fittizie che possono essere sedi di aziende che però vivono e operano in altri territori. Vedere perché stanno in questa provincia – ha concluso – e quali interessi effettivamente hanno e indagare a fondo anche su queste aziende, soprattutto se provengono da territori fortemente interessati dai reati connessi alla criminalità organizzata”.