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giovedì, Aprile 25, 2024

Non passa la mozione di sfiducia a Toma, un aula finisce 11 a 10

AperturaNon passa la mozione di sfiducia a Toma, un aula finisce 11 a 10

Il Consiglio regionale ha respintoieri sera alle 22.30 la mozione di sfiducia al presidente Donato Toma. E’ finita con dieci voti a favore e undici contro. Hanno votato a favore tutti i firmatari della mozione: i consiglieri di minoranza del Pd e del Movimento 5 Stelle oltre ai due dissidenti del centrodestra Michele Iorio e Aida Romagnuolo. Voti contrari invece da tutti gli altri consiglieri della maggioranza, compreso lo stesso presidente Toma. Il verdetto finale dopo un acceso confronto con momenti di altissima tensione. Prima del voto, nel dibattito in aula, i firmatari della mozione hanno ribadito le loro critiche al presidente della Regione e alla sua maggioranza. “Una maggioranza – ha detto Andrea Greco del Movimento 5 Stelle – che e’ politicamente morta. Abbiamo assistito ad una volgare e squallida mercificazione politica. Non resta altro da fare che ridare la parola ai cittadini”. Greco ha anche preannunciato che l’opposizione presentera’ una mozione di sfiducia a settimana. Critiche anche da Micaela Fanelli (Pd) e dall’ex presidente Michele Iorio (Fratelli d’Italia), mentre Aida Romagnuolo ha confermato il sostegno alla mozione perche’ il consiglio regionale “non ha difeso gli interessi dei cittadini molisani dando vita ad una delle pagine piu’ tristi e piu’ buie della storia della politica molisana”. Per la maggioranza l’assessore Vincenzo Niro ha definito la mozione di sfiducia come “una cinica messa in scena, inopportuna e deleteria per il Molise”. Per il governo regionale ha parlato il vicepresidente Vincenzo Cotugno che ha difeso l’operato della giunta e il modo nel quale e’ stata fronteggiata l’emergenza sanitaria ricordando la gravita’ della seconda ondata del virus dovuta alla variante inglese predominante in Molise. “Ora – ha concluso Cotugno – occorre guardare con fiducia alla ripartenza”. Ha parlato anche la neo assessora Filomena Calenda: “Sono entrata in giunta solo per continuare a lavorare, non ho svenduto nulla”, ha detto. Infine ha concluso il governatore Toma che ha ringraziato la sua maggioranza per il sostegno. L’aula nella stessa seduta ha eletto vicepresidenti dell’assemblea Gianluca Cefaratti (al posto del neo assessore Filomena Calenda) e per la minoranza Angelo Primiani.

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