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giovedì, Aprile 25, 2024

Covid, in procura a Campobasso almeno 30 esposti

CronacaCovid, in procura a Campobasso almeno 30 esposti

Continua su più fronti il lavoro della Procura di Campobasso che indaga sulla gestione dell’emergenza sanitaria.

Sono almeno una trentina gli esposti arrivati in viale Elena, tra i quali quelli presentati dal Movimento cinque stelle, almeno sei, che riguardano in particolare la vicenda legata al presunto malfunzionamento dell’impianto di ossigeno del Cardarelli. Su questo da registrare la nuova ispezione dei carabinieri del Nas all’ospedale di Campobasso. I militari hanno effettuato un sopralluogo, per verificare in che modo l’impianto sarebbe stato modificato come peraltro hanno ben testimoniato alcuni video girati in alcuni ambienti del Cardarelli.

Sempre i cinque stelle hanno messo nel mirino anche i trasferimenti degli anziani dalla tavola Osca di Agnone e, ultimo in ordine di tempo, la gestione dei vaccini per verificare se ci sono stati abusi e qualche aggiramento delle liste ufficiali.

Tre esposti sono riconducibili al Comitati delle vittime, un quarto è in fase di preparazione. Ma una decina di famigliari hanno agito autonomamente, rivolgendosi in prima persona alla magistratura. Anche la correttezza dei dati che vengono diffusi ogni giorno dall’Asrem è oggetto di indagine della magistratura, così come le assunzioni del personale e l’organizzazione degli ospedali. Per quanto riguarda la costruzione della cosiddetta Torre Covid, sono al vaglio della procura le dichiarazioni rese un paio di giorni fa da Angelo Contessa, amministratore delegato della Biuld, il consorzio che avrebbe dovuto realizzare i lavori ma che non ha giudicato fattibile il progetto.

Infine, la vicenda legata all’ex commissario Giustini, che non ha ancora completato la memoria difensiva, annunciata dopo essersi avvalso della facoltà di non rispondere davanti al procuratore D’Angelo e al sostituto Di Palma.

Dunque, un filone principale che contiene diverse diramazioni, sulle quali la Procura di viale Elena intende fare piena luce. Un lavoro per il quale non è escluso che siano già altre le persone iscritte nel registro degli indagati, mentre ogni giorno, rivelano fonti interne a palazzo di Giustizia, sul tavolo dei magistrati continuano ad arrivare esposti e denunce

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