Sarebbe caduto il 15 marzo sera in Molise, il meteorite, di circa 8 centimetri, nel paese di Temennotte di Sant’Agapito in provincia di Isernia. Questa mattina sono iniziate le operazioni di ricerca per recuperare i frammenti e analizzarli in laboratorio. Allestita dal comune una base operativa in cui verranno coordinate le ricerche, da parte dell’Istituto nazionale di Astrofisica e dell’Università di Firenze, in collaborazione con volontari che batteranno a tappeto la zona individuata.
Un’evento straordinario, secondo quanto riferiscono i ricercatori della Rete Prisma, Prima Rete per la Sorveglianza sistematica di Meteore e Atmosfera, perché la caduta di un meteorite di questa dimensione è molto rara.
Il professore Daniele Gardiol, Primo Tecnologo dell’Inaf, l’Istituto Nazionale di Astrofisica, e coordinatore nazionale della rete Prisma, ha parlato della frequenza della caduta dei corpi celesti in Italia: “Se pensiamo alle stelle cadenti, che però sono polvere lasciata perlopiù dalle comete, possiamo dire che è abbastanza frequente. Diverso è con oggetti più grandi, questo è di circa otto centimetri, decisamente più rari. Episodi simili si verificano una volta in un anno, in Italia. Per noi, è il quarto caso in quattro anni” spiega Gardiol. Il ricercatore ha poi parlato dell’importanza dei meteoriti per l’Inaf e per gli astrofisici in generale, che rappresentano ciò che i fossili sono per il paleontologo o gli strati di roccia per il geologo. “Sono importanti per lo studio della Terra e della nostra vita. La gran parte degli oggetti asteroidali non si è modificata molto dalla nascita del sistema solare. Ci portano materiale primordiale.
Avere più meteoriti a disposizione consente di studiare l’evoluzione del sistema solare e verificare anche la validità dei nostri modelli”.Il professor Gardiol ha poi parlato del meteorite caduto in Molise, spiegando che era da tempo che girava in orbita intorno al Sole. “Abbiamo individuato l’area di probabile caduta. Potrebbe essersi frammentato, ma non sembrerebbe dalle immagini”. Attualmente è stata allertata la popolazione di Temennotte nella speranza che i pezzi del meteorite possano essere recuperati e studiati in laboratorio. Questo frammento di meteorite è il primo rilevato dalle telecamere nel Centro-Sud Italia, dove la copertura di telecamere degli istituti di astrofisica è molto minore rispetto al resto del Paese. La speranza del professor Gardiol è il poter ampliare la copertura a più regioni, ma attualmente mancano i fondi per realizzare tale progetto sostenuto al momento da circa sessanta enti pubblici, privati, scuole e filantropi. “Se la rete fosse potenziata – conclude il ricercatore – si potrebbero avere risultati ancora più importanti”.
Le ricerche inizieranno oggi partendo dalla base operativa allestita, con l’ausilio di mappe, cartografie dettagliate e metal detector.
Giunge infine l’appello alla popolazione da parte del Sindaco di Sant’Agapito, di dare il proprio contributo alla ricerca del meteorite.