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giovedì, Aprile 25, 2024

Nervi tesi in maggioranza. Sulla Sanità il centrodestra senza numeri in Consiglio regionale

AperturaNervi tesi in maggioranza. Sulla Sanità il centrodestra senza numeri in Consiglio regionale

E’ una vigilia buia e tempestosa quella che precede il Consiglio regionale in programma per la giornata di domani. A rendere inquieto il panorama politico è sempre il tema cruciale del momento, la Sanità, e le responsabilità di una sistema che a furia di scricchiolare rischia di crollare definitivamente. Ai blocchi di partenza, così come congelate martedì scorso per evitare una resa dei conti repentina, ci sono due mozioni, una a firma Niro per la maggioranza, l’altra a firma Greco, per i 5 Stelle. Entrambe puntano ad accertare responsabilità inerenti alla gestione della crisi pandemica. La prima, quella di maggioranza, ha esaurito la propria carica essendo venuto meno il bersaglio messo nel mirino: il commissario ad acta, Angelo Giustini, ritenuto responsabile, quale unico decisore, delle tante criticità legate alla risposta insufficiente sul fronte della lotta al Covid 19. Giustini si è dimesso e quindi ha sgombrato il campo. Restano in piedi, secondo Niro e gli altri, responsabilità individuate dagli ispettori ministeriali relativamente agli ospedali di Campobasso, Termoli e Isernia ma che non investirebbero l’Asrem ma solo i capi dei rispettivi dipartimenti. Troppo poco per le opposizioni, 5 Stelle in testa che, con la propria mozione, invece, attribuiscono in via principale le responsabilità della gestione pandemica proprio all’Azienda Sanitaria e ai suoi vertici, a partire dal direttore generale, Oreste Florenzano del quale viene chiesta la rimozione.

Tra le due mozioni, giace da una settimana un emendamento alla mozione Niro, a firma Iorio, Calenda e Romagnuolo, col quale si chiede la rimozione di tutta la catena di comando del sistema sanitario, quindi non solo Giustini, che ha fatto da solo le valigie, ma anche Florenzano, al vertice Asrem, e del direttore sanitario Virginia Scafarto.

E’ questa la buccia di banana sulla quale potrebbero scivolare Toma e soci. I voti espressi da Iorio, Calenda e Romagnuolo, sommati a quelli dei 5 Stelle e del PD, che voterebbero l’emendamento presentato dai dissidenti del centrodestra, manderebbero sotto Toma e i suoi fedelissimi. Una partita che finirebbe 11 a 9 e aprirebbe una crisi politica dagli esiti imprevedibili, essendo il tema di una ipotetica debacle quello centrale dell’intera politica regionale: la Sanità.

A rendere ancora più infuocata la giornata in arrivo, è la manifestazione organizzata dal Comitato “Cacciamoli”, animato dall’attivista Emilio Izzo, le cui adesioni crescono di ora in ora e lasciano prevedere una protesta dai toni accesi e dalle argomentazioni corpose.

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