Torre Covid. Dieci pagine di osservazioni tecniche e un pugno di mosche. E’ questo, in sintesi, l’esito del vertice tra Azienda sanitaria, progettisti, validatori e ditte costruttrici. Da queste ultime, per bocca di Angelo Contessa, amministratore del Consorzio Build che le riunisce, il giudizio è lapidario: “Un progetto da rifare, non si può derogare alle norme tecniche . Oggetto delle osservazioni, incongruenze importanti che riguardano gli impianti e la staticità della struttura.
Angelo Contessa parla di un tavolo notarile che non ha risolto nulla. A fronte delle osservazioni tecniche si è registrato il silenzio del progettista, mentre i tecnici della ditta validatrice, la EN3 di Milano, la richiesta di tempo per valutare le eccezioni sollevate.
Inquietante la conclusione a cui arriva l’amministratore del Consorzio Build: manca la volontà di risolvere le questioni.
Va ricordato, per dovere di cronaca, che tutte le parti in causa sono state inidviduate dall’ex commissario all’emergenza Arcuri: progettisti, validatori, esecutori. Siamo quindi all’anno zero. I lavori della Torre covid non sono nemmeno iniziati, il tempo passa, la gente si ammala e muore.