Guasto elettrico riparato e situazione tornata sotto controllo al San Timoteo dove nella notte tra sabato e domenica si sono vissuti momenti di emergenza a causa di un corto circuito alla cabina elettrica dell’ospedale di Termoli, che ha lasciato al buio alcuni reparti. E’ entrato subito in funzione il gruppo elettrogeno, che poi è stato rifornito di carburante con l’intervento della protezione civile. Non c’è stato alcun disagio per i pazienti Covid – come confermato dal primario del reparto di emergenza Nicola Rocchia – ma ci sono stati comprensibili attimi di tensione per gli operatori sanitari che si sono subito attivati per garantire l’assistenza ai pazienti attaccati ai respiratori. Solo nella Rianimazione è stato ncessario ventilare manualmente un paziente in attesa che il macchinario si riavviasse. Una situazione quella vissuta, che per quanto imprevedibile, ha creato affanno e ha aggiunto un ulteriore carico all’emergenza che si sta vivendo. Nella mattinata di ieri il direttore dell’Asrem Oreste Florenzano insieme al sindaco di Termoli Francesco Roberti si sono recati al San Timoteo: “Non c’è stato sovraccarico di tensione, ma perdita di isolamento da parte di alcuni cavi – ha dichiarato Florenzano che ha comunque chiesto una relazione tecnica su quello che è successo. Il black out non ha riguardato tutto l’ospedale ma solo alcuni reparti, dove ci è voluto più tempo a ripristinare tutto, come quello di Radiologia, e per alcune ore non ha funzionato il riscaldamento nelle camere di degenza. L’area dove sono conservati i vaccini non è stata interessata dall’interruzione di corrente. “I congelatori – come confermato dal manager dell’Asrem – hanno un ulteriore sistema di sicurezza, con una registrazione delle temperature che non ha rilevato alcuna anomalia”. Sono ore queste in cui si sta decidendo anche cosa fare con l’ospedale da campo, finora sottoutilizzato e dove sono stati trattati pochi pazienti, non Covid. Del personale richiesto sono arrivati due medici e dieci infermieri; c’è da decidere se trasformare la struttura in un centro vaccinale o se invece trasferire alcuni pazienti della Medicina, per alleggerire la pressione su un reparto dove notoriamente vengono ricoverati molti pazienti. Reparto in cui tra l’altro è scoppiato un nuovo cluster, con 7 pazienti risultati positivi al Coronavirus: sono tutti anziani, sono asintomatici, stanno bene e ora sono stati trasferiti nell’ala Covid del San Timoteo. L’Asrem tende a escludere che il contagio sia avvenuto in ospedale, anche se purtroppo nonstante le severe misure adottate può succedere. L’ipotesi, però, è quella che i ricoverati si siano positivizzati dopo l’ingresso in reparto. I pazienti infatti erano risultati negativi al tampone in ingresso e poi positivi dopo un tampone di routine che si fa a tutti i ricoverati ogni due giorni. Il reparto di Medicina si trova nello stesso piano del reparto Covid, ma non c’è nessuna commistione nei percorsi, le due unità sono separate, come assicurato sia da Florenzano che dal responsabile Covid del San Timoteo, il dottor Rocchia. Tra l’altro tutto il personale medico e infermieristico della Medicina è risultato negativo al tampone.