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sabato, Aprile 27, 2024

Pandemia, la consigliera Calenda accusa: “E’ stata gestita malissimo”. Chieste le dimissioni dei vertici Asrem e Commissari

AperturaPandemia, la consigliera Calenda accusa: "E' stata gestita malissimo". Chieste le dimissioni dei vertici Asrem e Commissari

E’ politicamente una giornata drammatica quella che si sta consumando in Consiglio regionale. Il barometro segna tempesta e la tempesta è scoppiata nella maggioranza di centrodestra con la durissima requisitoria pronunciata in aula dalla Consigliera Calenda. Un vero e proprio atto d’accusa nei confronti della gestione complessiva dell’emergenza pandemica in corso culminata con la richiesta di dimissioni dei vertici della Sanità molisana e della Struttura Commissariale.

Calenda ha parlato dopo aver ascoltato l’informativa del presidente della Regione, Toma. Una comunicazione scarna quella del governatore rispetto al passato, che si è limitata a poche cose: la richiesta di vaccinazioni per il personale della protezione civile e i vigili urbani. Toma ha anche riferito dell’arrivo di cinque medici militari dal Celio che, per inciso, sono stati inviati in regione proprio dal nuovo Commissario nazionale per l’emergenza covid Francesco Paolo Figliuolo. Toma ha aggiunto poco altro, in particolare la richiesta effettuata al ministro per la coesione regionale, Gelmini, di un forte sostegno al Molise in sede di decreto ristori.

Dopo un intervento del 5 Stelle Nola e della consigliera del PD, Fanelli, entrambi critici sulla gestione della pandemia, è seguito il duro atto d’accusa della consigliera Calenda. “Assessori e consiglirei, guardiamoci in faccia e diciamo la verità – ha esordito l’ex leghista -. L’emergenza sanitaria è stata gestita malissimo – ha proseguito – è passato un anno e la impreparazione non è più giustificabile”. Calenda ha sottolineato una serie di criticità: la mancata riapertura del Vietri, la mancata realizzazione della centro covid al Cardarelli, la confusione sui numeri di posti disponibili di terapia intensiva, la mancata approvazione del Pos 2019/2021, i continui cambi di posizione del Commissario Giustini, le censure degli ispettori ministeriali, i furbetti del vaccino, la questione al vaglio della magistratura dell’approvvigionamento di ossigeno al Cardarelli.

Poi l’attacco frontale ai vertici della sanità molisana. “ Per tutto questo – ha concluso – chiedo le dimissioni del Commissario Angelo Giustini e del sub commissario Ida Grossi, del direttore generale dell’Asrem, Oreste Florenzano, di quello sanitario Virginia Scafarto, e della direzione della salute della regione Molise, Lolita Gallo.

L’intervento di Filomena Calenda è stato seguito da quello dei rappresentanti del M5S che hanno chiesto alla consigliera a questo punto atti consequenziali. Da Primiani, Fontana e Greco è venuto l’invito alla Calenda a presentare una mozione di sfiducia al presidente della Regione alla quale i pentastellati non avrebbero fatto mancare le proprie firme.

E’ intervenuto anche il presidente del Consiglio regionale Micone, che ha chiamato in causa le responsabilità della rappresentanza parlamentare, senza però assolvere la gestione sul piano locale. Da lui è venuta una richiesta di maggiore confronto.

Unica voce che ha rotto il coro delle critiche, è stata quella dell’assessore Pallante che ha sottolineato quello che, a suo dire, è il nodo centrale della questione: la sanità in Molise – ha detto – non è gestita dalla regione ma dallo Stato attraverso i commissari. Di segno opposto la tesi dell’ex governatore Iorio, secondo il quale è il Consiglio regionale a mantenere una serie di prerogative sul fronte della sanità.

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