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venerdì, Aprile 19, 2024

Ospedale Cardarelli, ancora polemiche su impianto ossigeno

CronacaOspedale Cardarelli, ancora polemiche su impianto ossigeno

L’utilizzo delle CPAP, presidi per la ventilazione meccanica a pressione positiva continua, provoca un’elevata richiesta di afflusso di ossigeno, ma “l’attuale sistema di distribuzione dei gas medicinali del Cardarelli di Campobasso, di concezione alquanto datata, non ne permette piu’ un continuo e sicuro afflusso richiesto”. E’ legato a questa esigenza e all'”Emergenza Covid-19 il provvedimento dirigenziale dell’Asrem, azienda sanitaria regionale del Molise, del 18 febbraio scorso con cui l’unita’ operativa complessa Tecnico Manutentivo affida “con estrema urgenza” lavori per la “realizzazione della nuova montante di gas medicinali a servizio del presidio ospedaliero ‘Cardarelli’ di Campobasso”. Un provvedimento legato alla “recrudescenza dell’emergenza Covid” che, si legge nel provvedimento, nell’ospedale sta determinando “il ricovero di numerosissimi pazienti affetti da coronavirus… che necessitano di cure ospedaliere e in particolare di somministrazione di ossigeno”. Un tema su cui interviene il capogruppo Pd in Consiglio regionale del Molise, Micaela Fanelli. “Non sappiamo se sia vero o meno dell’insufficienza del sistema di ossigenazione al ‘Cardarelli’ che nei mesi scorsi potrebbe aver compromesso l’assistenza nei reparti Covid, ma sappiamo che sono errori gravissimi e che qualcuno appurera’ – afferma in una nota – Oggi pero’ sappiamo che mancano le bombole in alcune farmacie e in alcuni territori, per grido di allarme degli stessi operatori. Fronteggiamo subito e risolviamo: lo chiediamo all’Asrem attraverso il presidente della Regione Toma”. Il Consiglio regionale ha approvato tre mozioni presentate da Fanelli sull’emergenza Covid. “Subito piu’ bombole d’ossigeno; vaccinazione per farmacisti, odontoiatri, docenti residenti che lavorano fuori regione, autisti di scuolabus, addetti alle mense; dose a domicilio per anziani e persone fragili. Con la speranza che sia dato seguito alle decisioni assunte dall’Aula”. Fa sapere Fanelli che occorre “garantire non meno di 200 bombole aggiuntive da 3000 litri, soprattutto in basso Molise. Oggi se diciamo a un malato covid di curarsi a casa – sottolinea – non possiamo mettere a repentaglio la vita non fornendo la fondamentale e prima garanzia: l’ossigeno”.

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