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venerdì, Marzo 29, 2024

Termoli: i contagi non rallentano nonostante la zona rossa. Il virus corre nelle famiglie

AttualitàTermoli: i contagi non rallentano nonostante la zona rossa. Il virus corre nelle famiglie

A quasi due settimane dalla dichiarazione della zona rossa, a Termoli il numero dei casi non rallenta. Solo dai primi di febbraio a oggi ci sono stati 250 contagi e al momento le persone positive in città sono salite a 320. La variante inglese del virus corre veloce e corre soprattutto nelle famiglie. Si scopre un caso e dopo pochi giorni tutti i componenti del nucleo familiare contraggono il Covid. Le misure di contenimento adottate non stanno dando ancora gli effetti sperati, considerando che gli spostamenti sono consentiti, quasi tutte le attività sono aperte e si va regolarmente al lavoro. Solo le scuole sono chiuse. E’ per questo che tra i sindaci del Basso Molise si fa sempre più strada la consapevolezza che solo un lockdown duro, con la chiusura anche delle fabbriche, anche solo per due settimane, possa essere l’unica possibilità di frenare il virus. La sensazione diffusa è che la situazione stia ormai precipitando con la rete di assistenza sanitaria completamente in tilt: una sola unità di medici Usca per tutto il Basso Molise è totalmente insufficiente, quella promessa 10 giorni fa per Campomarino non è mai stata attivata, così come pure non si hanno avuto più notizie sul Covid Hotel. I medici di base non riescono più a curare i pazienti a casa e a volte quando si arriva in ospedale le condizioni sono già compromesse. L’ospedale di Termoli, unico baluardo della sanità pubblica per un territorio di 100mila utenti, è al collasso. Neanche l’ampliamento dell’area grigia al quarto piano è servito. I posti letto si stanno riempiendo ma non ci sono medici e non ci sono infermieri sufficienti ad assistere tutti. Una guerra che si combatte ogni giorno, ma senza armi, contro un virus che lascia frustrati e impotenti anche gli stessi medici. E in questa emergenza anche l’opposizione si fa sentire: è duro il circolo del Pd di Termoli che parla di diritto alla salute calpestato da parte di chi governa a livello regionale che sta mostrando incapacità nel gestire l’emergenza, ma nel mirino finisce anche il sindaco di Termoli Francesco Roberti, che invece di minacciare denunce alla Procura, secondo il Pd dovrebbe agire e trovare soluzioni per l’emergenza in corso. L’opposizione chiede anche che fine abbia fatto l’annunciato screening che si sta effettuando invece in tutti gli altri Comuni.

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