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venerdì, Aprile 26, 2024

L’ultimo saluto a Emma Montecarlo, un giorno funesto per la comunità triventina

AttualitàL’ultimo saluto a Emma Montecarlo, un giorno funesto per la comunità triventina

L’ex sindaco Tullio Farina ricorda Emma Montecarlo scomparsa a soli 39 anni. “Questa mattina una notizia funesta, che ha sconvolto tutti, provocando immenso dolore, ha aperto la giornata: la morte di una giovane madre, Emma Montecarlo, che dopo una battaglia coraggiosa contro un male terribile ha dovuto depositare le armi. Ho conosciuto Emma fin da piccola perché compagna di scuola di mio figlio Marco e compagna di giochi di mia figlia Manuela con la quale stava sempre insieme. È sempre stata una ragazza buona, semplice, sempre sorridente, affettuosa e rispettosa con tutti. Ho avuto modo di vederla a casa mia quando veniva a chiamare o a trovare i miei figli e l’ho vista anche tra i banchi di scuola e mi ha sempre colpito il suo modo di porsi e di agire con gli altri; mai una prepotenza, un modo sgarbato, ma sempre gentilezza e genuinità di sentimenti. Ha saputo affrontare tutte le difficoltà che la vita pone nel percorso di ogni persona, ha completato con successo il percorso degli studi e ha saputo trovare con il suo impegno e la sua tenacia un posto di lavoro, che naturalmente non poteva non essere che al servizio degli altri. Subito dopo ha trovato il compagno ideale della sua vita con il quale ha formato una splendida famiglia, mettendo al mondo due bellissimi figli ai quali ha dato tutto il suo immenso amore e per i quali ha combattuto una lotta impari, ma pur sempre coraggiosa, per non lasciarli soli. Tanto sono stati determinanti la sua volontà e il suo coraggio nella costituzione della famiglia che ha deciso di portare avanti la seconda gravidanza, pur sapendo di dover combattere contro il male che la affliggeva. Sublime esempio di amore per la maternità. Purtroppo il destino, che governa la vita di tutti e che non sempre premia i migliori e i meritevoli, non è stato giusto e generoso con lei. È difficile per non dire impossibile accettare e sopportare il dolore per una mamma che muore all’età di 39 anni e che lascia due figli in tenera età e dolore e sconforto immenso nel marito Fausto, nei genitori di lei, nei fratelli, negli zii, nei cugini e in tutti quelli che le volevano bene, ma la rassegnazione cristiana e la fede in Dio, nell’ottica di un disegno generale che sfugge alla ragione umana, purtroppo impone di accettare. Emma però non è vissuta invano, lascia messaggi e una lezione di vita fondati sulla vitalità e sul coraggio; fino a quando le è stata data la possibilità di vivere ha mostrato a tutti come fare per lasciare una impronta della sua presenza e con quanto coraggio ha vissuto e combattuto per ottenere e conservare quello che aveva conquistato. Resterà, pertanto, sempre vivo il suo ricordo, il suo viso luminoso e sorridente di quando ti incontrava e ti parlava, resterà sempre viva la sua tenacia e la sua forza di affrontare la vita con i suoi pericoli, le sue lusinghe, ma i suoi molti inganni. Lascia un mondo immenso di ricordi tutti belli che se anche durati solo 39 anni, paradossalmente fanno sempre ringraziare il Signore per quel dono ricevuto. Ed è sui quei 39 anni di vita terrena che Emma vorrà che la si ricordi sempre perché lei dall’alto del cielo sarà sempre presente e vigilerà sulla sua famiglia e su quanti le hanno voluto bene. A tutti i parenti le più sentite condoglianze, soprattutto alla mamma Maria Rosaria e al papà Raffaele perché non c’è cosa più atroce per i genitori soffrire la morte dei figli”.

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