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venerdì, Aprile 26, 2024

“Sentiamo ancora la tua voce e vediamo ancora il tuo sorriso”: le insegnanti della Petrone ricordano la collega scomparsa

Cronaca"Sentiamo ancora la tua voce e vediamo ancora il tuo sorriso": le insegnanti della Petrone ricordano la collega scomparsa

A quasi venti giorni dalla sua scomparsa la città di Campobasso continua a ricordare l’insegnante Teresa D’Elisa, morta improvvisamente lo scorso 19 gennaio, stroncata da un malore, mentre da casa partecipava a una riunione via web con le altre maestre della sua scuola. Proprio le colleghe di Teresa hanno voluto ricordarla con una messa che è stata celebrata alla Mater Ecclesiae, la parrocchia che si trova a pochi metri di distanza dalla scuola Petrone. Al termine della funzione religiosa Stefania Colucci ha letto questa lettera: “John Dewey ha affermato: ‘Per insegnare l’inglese a John, bisogna amare l’inglese, amare John e amare insegnare l’inglese’. Un’immagine, questa, che scatta mille e mille altre immagini di te, nostra cara Teresa: l’insegnamento, una vera missione! Presenza garbata e silenziosa, la tua…un punto di riferimento per tutti di certezza, di puntuale, oculata e studiata risposta. Modello di sano confronto, di critica condivisione, di formazione costante e necessaria per essere sempre degni del proprio dovere. Tu, emblema di umiltà: la tua cultura, il tuo sapere, il tuo amore per la conoscenza sempre nuova e rinnovata….solo al servizio degli altri, della scuola tutta. Onorate le carte della tua precisione, tu previdente e attenta, pronta a trovare soluzioni anche nella logistica organizzazione. Semplicità e dotta raffinatezza ti hanno contraddistinta anche quale collaboratrice del Dirigente, ma il tuo posto era lì…tra i banchi, avvolta dai mille sguardi di occhietti spalancati e curiosi. La tua voce, tra le tante sottili e intrecciate, infondeva la certezza dell’essere adeguato, il coraggio di provarci, la tenacia per non mollare mai! Con ferma dolcezza e dolce fermezza hai parlato a ciascun bambino con parole uniche e diverse per veicolare lo stesso messaggio: l’amore per il sapere, l’amore per la vita! Anche da lassù ti preoccupi di tranquillizzare i nostri animi: c’è chi sente il delicato e rassicurante suono della tua voce e chi invece si sveglia al mattino con l’immagine del tuo sorriso leggiadro e coinvolgente che renderà dolce il tuo ricordo!”.

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