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martedì, Aprile 23, 2024

Emergenza Covid, Testamento: riconsiderare l’ipotesi di utilizzare l’ospedale di Larino

EvidenzaEmergenza Covid, Testamento: riconsiderare l'ipotesi di utilizzare l'ospedale di Larino

La parlamentare molisana del Movimento Cinque Stelle, Rosa Alba Testamento è intervenuta sulla situazione ella sanità molisana. «Mi auguro che il ritorno nelle piene funzioni del Commissario ad Acta Giustini segni un momento di netta discontinuità nella gestione della pandemia Covid 19 in Molise. Il commissario ha dimostrato di avere piena contezza delle problematiche che affliggono la sanità molisana e auspico che agisca in modo rapido e determinato -ha dichiarato – Toma e Florenzano hanno fatto scelte fallimentari e l’individuazione dell’ospedale Cardarelli di Campobasso come centro Covid ha esposto la struttura sanitaria del capoluogo a un significativo numero di contagi, nonché alla chiusura di alcuni reparti, bloccando di fatto l’attività medica e gli interventi ordinari. Quando si è scelto il Cardarelli come hub regionale nella lotta alla pandemia, da più parti è stato lanciato l’allarme sulle conseguenze negative che ne sarebbero derivate – ha aggiunto –  Io stessa ho fatto più volte presente al Ministero i rischi che si correvano con questa scelta. Ma oggi avere avuto ragione non serve a niente. Oggi occorre riconsiderare il proposito di utilizzare l’ospedale di Larino, recuperare la piena operatività del Cardarelli e riorganizzare i servizi sanitari sul territorio regionale, al fine di garantire assistenza e cura ai malati Covid e No Covid. Questa è la priorità dei cittadini. Le azioni che si mettono in atto per il contenimento del Covid 19  – devono anche essere viste in prospettiva, facendo ragionamenti di più ampio respiro e intervenendo su alcune storiche criticità del sistema sanitario molisano come i cospicui extra budget riconosciuti ai privati accreditati. Credo che questo passaggio sia fondamentale perché parliamo di risorse che sono state tolte alla sanità pubblica, producendo la lenta ma progressiva chiusura di molti reparti negli ospedali di Isernia e Termoli e, addirittura, di intere strutture come Venafro e Larino, oltre all’indebolimento della rete di emergenza –urgenza. Non è pensabile –ha proseguito- che un privato convenzionato si sostituisca quasi interamente alle strutture pubbliche nell’erogazione dei servizi ambulatoriali e di radiologia. Occorre rinforzare gli ospedali di Isernia, Termoli e Agnone e riorganizzare la rete di medicina territoriale, anche risolvendo l’attuale inoperosità dei servizi previsti presso la Casa della Salute del SS. Rosario di Venafro, servizi che bisognerebbe quanto prima riattivare, assieme al Punto di Primo Intervento e a una efficiente postazione di 118 per garantire una risposta efficace alla domanda di salute dei cittadini. In Molise non può esserci rilancio della sanità pubblica senza un riequilibrio del rapporto pubblico – privato. Si metta, quindi al primo posto l’interesse dei cittadini molisani e i privati accreditati facciano la loro parte firmando i nuovi accordi predisposti dal commissario ad acta che vietano l’extra budget», ha concluso la Testamento.

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