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sabato, Aprile 20, 2024

Al Ministero non risultano dimissioni. L’indiscrezione, dal dicastero della Salute, smentisce Giustini

AperturaAl Ministero non risultano dimissioni. L'indiscrezione, dal dicastero della Salute, smentisce Giustini

Si tinge di giallo la vicenda delle dimissioni rassegnate dal Commissario alla Sanità, Angelo Giustini. Al Ministero non risultano pervenute alcune dimissioni: è questa l’indiscrezione trapelata dal Ministero della Salute e che verrebbe attribuita allo stesso ministro Speranza.

I fatti sono noti e risalgono a qualche settimana fa, allorquando fu lo stesso Giustini ad annunciarle in seguito ad una rottura con Tavolo Adduce, ovvero il gruppo di funzionari del ministero dell’economia e della salute incaricato di monitorare il piano di rientro dal disavanzo sanitario maturato dalla Regione Molise. Alla base della frizione tra Giustini e il Tavolo tecnico, la richiesta di bloccare il rinnovo delle convenzioni concesse agli operatori privati, attualmente in regime di prorogatio a seguito della mancata sottoscrizione di nuovi contratti. Non metto per strada i lavoratori delle strutture private, aveva detto Giustini, annunciando le proprie dimissioni qualora il Tavolo tecnico fosse rimasto sulle proprie posizioni.

Nei giorni seguenti, sempre il Commissario Giustini, aveva annunciato il proprio rientro in Molise, nel pieno delle proprie funzioni e prerogative, per prendere in mano la situazione dell’Ospedale Cardarelli, definito “inquinato” a seguito dei contagi Covid scoppiati nel reparto di chirurgia. In quella medesima circostanza, sempre Giustini aveva fatto riferimento al silenzio romano rispetto alle proprie dimissioni.

Delle due l’una: o le dimissioni esisto, sono protocollate e motivate, e altrettanto dicasi per il loro rigetto, altrettanto scritto motivato e protocollato; oppure, diversamente, la discussione rischia di avvitarsi su se stessa e sul nulla, aggiungendo alla già disastrata condizione della sanità molisana, pesantemente aggravata dalla pandemia, oltre al danno anche una beffa della quale nessuno avvertiva la necessità.

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