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venerdì, Aprile 26, 2024

Partite Iva Nazionali contro i bonus sugli accertamenti fiscali

AttualitàPartite Iva Nazionali contro i bonus sugli accertamenti fiscali

Partite Iva Nazionali : “La vera riforma fiscale deve partire da un rapporto diverso tra Fisco e contribuente”.
A margine della conferenza stampa relativa alla sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Campobasso che ha cancellato un’ipoteca illegittima iscritta su un immobile di un contribuente molisano (sentenza CTP di Campobasso n.204/2020) è intervenuto a tutela dei contribuenti il Presidente di Partite Iva Nazionali (PIN), Antonio Sorrento.
Sottolinea il Dott. Sorrento “Siamo lieti che il contribuente sia riuscito a ottenere giustizia ma continuo a rimanere basito per la mancanza di dialogo tra Fisco e contribuente che costringe quest’ultimo a fare continuamente causa. Partite Iva Nazionali sta segnalando da tempo che qualcosa non funziona e abbiamo il dubbio che influiscano anche gli accordi tra Agenzia delle Entrate e Mef in tema di bonus produttività. Faccio presente che all’interno per il triennio 2019/2021 troviamo una serie di incentivi economici ai funzionari che sono parametrati agli esiti degli accertamenti fiscali oltre che ai rimborsi disconosciuti ai contribuenti e questo per noi non va bene. I cittadini hanno bisogno di avere fiducia nelle Istituzioni e bonus del genere non vanno di certo in questa direzione”. Pare quindi, sempre più necessaria un’azione di garanzia e tutela dei contribuenti con l’introduzione di un “Istituto” sindacale super partes, che possa svolgere il cosiddetto “Controllo dei Controllori”.
Interviene anche l’Avv. Matteo Sances del comitato scientifico di PIN, il quale sottolinea “per salvaguardare l’indipendenza e l’imparzialità dei funzionari del Fisco ritengo sia fondamentale che gli esiti delle verifiche non debbano in alcun modo influenzare la remunerazione dei controllori. Segnalo che proprio nei giorni scorsi abbiamo evidenziato una sentenza della Commissione Tributaria Provinciale di Lecce che ha riconosciuto il rimborso Irap a un contribuente che ha dovuto agire in giudizio nonostante per gli anni precedenti avesse avuto addirittura il riconoscimento delle proprie ragioni dinanzi alla Corte di Cassazione (si veda sentenza CTP Lecce n.989/03/2020 passata in giudicato, visibile su www.partiteivanazionali.it – sez. Rassegna stampa). Il nostro comitato scientifico è impegnato da tempo a trovare delle soluzioni e a tal riguardo abbiamo intenzione di denunciare questa situazione a tutte le Istituzioni e avanzare anche una serie di proposte per una vera riforma fiscale “.

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