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mercoledì, Aprile 24, 2024

Gasolio di contrabbando, maxi sequestro della Guardia di Finanza di Isernia

AttualitàGasolio di contrabbando, maxi sequestro della Guardia di Finanza di Isernia

Nell’ambito del piano straordinario di controllo disposto dal Colonnello Vito Simeone, Comandante della Guardia di Finanza di Isernia, le Fiamme Gialle hanno intercettato tre mezzi pesanti con un carico di gasolio per autotrazione introdotto in Italia in totale evasione di imposta: oltre 72 tonnellate, (circa 84.000 litri) di prodotto petrolifero trasportato in fusti di polietilene da 1.000 litri. In particolare, i finanzieri di Isernia, nel corso di una perlustrazione lungo la statale 158, hanno sottoposto a controllo tre autoarticolati con targhe polacche. I tre autisti, anch’essi di nazionalità polacca, hanno esibito la documentazione fiscale di accompagnamento del prodotto, da cui risultava che si sarebbe trattato di “solventi e diluenti organici composti”, di provenienza tedesca, acquistati da parte di un’impresa con sede in Bulgaria e diretto ad una seconda impresa a Malta. La destinazione del prodotto, non compatibile con il tragitto effettuato dai tre automezzi, le dichiarazioni discordanti degli autisti, nonché l’esame del prodotto  del tutto assimilabile al gasolio, hanno indotto i finanzieri ad approfondire gli accertamenti. L’esito delle prove effettuate con un termodensimetro ha accertato che i tre mezzi pesanti trasportavano effettivamente gasolio per autotrazione e non solventi. Il prodotto era stato introdotto sul territorio dello stato in totale evasione di imposta, i finanzieri, con il coordinamento del Procuratore Capo della Repubblica, Carlo Fucci, e del sostituto  Maria Carmela Andricciola – hanno denunciato a piede libero i conducenti dei mezzi pesanti, nonché proceduto al sequestro, per un valore di oltre 500mila euro, dei tre autoarticolati e delle 72 tonnellate di gasolio per autotrazione trasportato illegalmente. L’importante operazione di servizio condotta dalle Fiamme gialle isernine ha consentito di rimuovere dal mercato l’ennesimo carico di carburante che sarebbe stato commercializzato in totale evasione d’imposta, con ingente danno per l’erario e per tutti gli operatori onesti, attivi nello specifico settore commerciale.

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