“Dal trio meraviglie solo balle per i molisani”. A lanciare il duro j’accuse nei confronti del presidente della regione, Toma, del direttore generale dell’Asrem, Florenzano, e di quello sanitario, Scafarto, è il segretario regionale del Partito democratico, Vittorino Facciolla. Fallimentare, secondo l’esponente politico, tutta la gestione dell’emergenza Covid.
In particolare Facciolla scaglia i suoi fulmini contro il Direttore generale dell’Asrem, Florenzano, che più passa il tempo e più appare come un San Sebastino trafitto dalle frecce che arrivano da più direzioni. Facciolla ripete quello che da tempo sta chiedendo da tempo: “Florenzno deve andare via”, scrive in una sua nota nella quale attacca di petto il responsabile dell’Azienda sanitaria. “Da lui – dice Facciolla – solo propaganda politica”. Florenzano dà i numeri sulle assunzioni all’Asrem – scrive il segretario regionale del PD – e poi nasconde altri fatti. Ad esempio i turni massacranti ai quali viene sottoposto il personale a cui il Direttore generale ha bloccato le ferie e la rotazione. Inoltre – dice sempre Facciolla – a Termoli continuano a mancare percorsi separati tra Covid e non Covid e a permanere situazioni di promiscuità.
Un’altra denuncia che arriva sempre da Facciolla e che riguarda sempre il San Timoteo di Termoli, si riferisce alla turnazione programmata tra infermieri del Pronto soccorso e Medicina generale, una potenziale fonte di contagio, sostiene Facciolla, alla luce dei numerosi casi di positività riscontrati nel nosocomio adriatico.
Il segretario del PD rincara la dose, intervenendo anche sullo stato di organizzazione del 118, a suo dire sguarnito di numerose unità lavorative senza che – scrive – Florenzano dia seguito alla graduatoria esistente per reclutare nuovo personale. Siamo stanchi delle bugie del trio meraviglia, scrive Facciolla, e stanchi di vedere il personale medico-sanitario trattato come carne da macello. Florenzano vada via, questa la richiesta che arriva dal segretario PD, che si aggiunge a quella della collega Fanelli che dal canto suo ha già chiesto che venga rimosso il Commissario ad acta per la Sanità, Angelo Giustini.
Insomma, nel Partito democratico la pensano come Gino Bartali: “Tutto sbagliato e tutto da rifare”.