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giovedì, Aprile 25, 2024

“Questo non è amore”: campagna di sensibilizzazione della Questura di Isernia

Attualità"Questo non è amore": campagna di sensibilizzazione della Questura di Isernia
Continua la campagna “Questo non è amore” realizzata dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza del Ministero dell’Interno e, anche oggi, in occasione della ricorrenza della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, la Polizia di Stato invita le vittime di violenza a raccontare ciò che stanno vivendo, per trovare insieme una soluzione.
La Questura di Isernia quest’anno ha prodotto un breve video destinato agli studenti degli Istituti Superiori della provincia  attraverso la didattica a distanza, al fine di offrire uno spunto di riflessione per un approfondimento dialettico sul tema con gli insegnanti e gli operatori.
Sono stati, inoltre, distribuiti gli opuscoli realizzati dalla Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato in vari esercizi commerciali della città.
Per la provincia di Isernia, i dati relativi ai reati “spia” per il 2020 sono incoraggianti a livello numerico, rispetto allo stesso periodo del 2020: 24 denunce per atti persecutori e 17 maltrattamenti contro familiari e conviventi, rispetto ai 22 e 20 del 2019, ma il l’invito resta quello di denunciare le violenze subite.
13 gli ammonimenti emessi dal Questore di Isernia nel 2020 per violenza domestica e stalking, dopo indagini rapide ma approfondite da parte della Divisione Polizia Anticrimine.
L’ammonimento del Questore è valido e consolidato strumento, poiché, potendo essere adottato anche nei casi che costituiscono l’anticamera di fattispecie più gravi, anticipa in via preventiva la soglia di tutela:  una misura di prevenzione che nasce con lo scopo di garantire alla vittima una tutela rapida ed anticipata rispetto alla definizione del procedimento penale e consiste nell’avvertimento, rivolto dal Questore allo stalker o al maltrattante, di astenersi dal commettere ulteriori atti di molestia o violenza domestica.
In tale ottica, che pone al centro l’interesse della vittima, è stato rimodulato l’approccio operativo di fronte all’emergenza COVID, attualizzandolo anche con nuovi strumenti tecnologici e social, come la diffusione della APP della Polizia di Stato YouPol, attraverso la quale i cittadini possono “chattare”, anche in modo anonimo, con le Sale Operative delle Questure per segnalare situazioni di disagio, trasmettere messaggi ed immagini.
Creata per contrastare il bullismo e lo spaccio di sostanze stupefacenti nelle scuole, è stata aggiornata, nel mese di marzo 2020, prevedendo la possibilità di segnalare anche i reati di violenza domestica. Dal 28 marzo al 30 settembre sono state 542 le segnalazioni ricevute tramite l’APP sul territorio nazionale.
È sempre importante la chiamata al numero di emergenza 112 e/o 113, soprattutto nei casi di pericolo imminente.

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