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giovedì, Aprile 25, 2024

In arrivo i Ristori anche per le imprese del Molise, zona gialla

AttualitàIn arrivo i Ristori anche per le imprese del Molise, zona gialla

Dopo l’ulteriore stretta per contenere l’aumento dei contagi da Covid19 con la suddivisione del territorio nazionale in tre fasce in base alla diffusione del virus (gialla, arancione e rossa), è arrivato il Decreto Ristori bis, per soccorrere un gran numero di attività e categorie bloccate dalle nuove restrizioni. Due miliardi e mezzo che andranno a finanziare con contributi a fondo perduto le attività commerciali, e che saranno più generosi nelle Regioni incluse nelle zone rosse e arancioni.
Opportunità anche per le imprese residenti nelle zone gialle come il Molise. Il meccanismo previsto dal decreto legge Ristori bis sarà automatico – riferiscono da FederImprese Italia Molise – chi ha preso il primo contributo beneficerà anche del secondo. Inviati, intanto, dall’Agenzia delle Entrate 211 mila bonifici per quasi 1 miliardo di euro in meno di dieci giorni.
Ma il decreto Ristori bis contiene anche un ampliamento delle categorie già ammesse ai primi indennizzi. La nuova lista di codici Ateco include i negozi, gli ambulanti, gli estetisti, ma anche i servizi per gli animali, le agenzie matrimoniali, le pizzerie al taglio, musei e biblioteche, il comparto cerimonie e gli operatori turistici che al momento soffrono particolarmente la crisi pandemica. Ma, nell’attesa di conoscere le future decisioni del governo dei prossimi giorni su una stretta ulteriore che potrebbe portare ad un nuovo lockdown, ci si interroga su come sia cambiato il volto delle attività economiche molisane in questi ultimi mesi, che al momento sopravvivono, sulla base del nuovo Dpcm, tra chiusure anticipate alle 18 per bar e ristoranti, asporto fino alle 22 e consegne a domicilio.

La situazione è in continua evoluzione – continua il Presidente di FederImprese Italia Molise Antonio Di Franco – e le future scelte del Governo sono motivo in più di preoccupazione nell’intero sistema economico regionale.

L’emergenza coronavirus rischia a tutti gli effetti di avere effetti sociali ed economici a breve e lungo termine su svariati settori produttivi: le priorità in questa situazione potrebbero però essere quelle di migliorare le competenze e la qualità delle attività e dei servizi offerti.

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