Hanno organizzato una manifestazione davanti alla sede della Giunta regionale per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulla gravissima crisi che ha investito il settore del commercio. E’ partita così, sotto la pioggia, l’iniziativa promossa dal Comitato commercianti molisani che denuncia le pesanti ripercussioni che l’emergenza coronavirus e le recenti restrizioni introdotte dal governo, a partire dal coprifuoco sta provocando sul settore, già in estrema difficoltà. Ora è arrivato il colpo di grazia.
“A causa del coprifuoco e della chiusura serale di bar e ristoranti, le persone hanno cambiato inevitabilmente le loro abitudini ed hanno manifestato una minore propensione all’acquisto – hanno sottolineato – La chiusura alle 18 dei pubblici esercizi penalizza infatti i negozi al dettaglio direttamente perché limita gli spostamenti delle persone proprio in quegli orari che generalmente erano dedicati allo shopping ed indirettamente perché limiti, regole e divieti di assembramento e di cerimonie hanno generato un drastico calo dei consumi”. I commercianti chiedono l’intervento della Regione attraverso un contributo a fondo perduto per compensare il costo degli affitti e della rata semestrale Imu 2020 nel caso di immobili di proprietà, l’abolizione di tutte le tasse regionali e comunali a carico delle aziende, gli incentivi su nuove assunzioni per i sostenere i livelli occupazionali e non deprimere ulteriormente il tessuto socio-economico della nostra realtà.
La protesta è poi proseguita nel centro della città di Campobasso, dove tutte le luci dei negozi sono state spente per la chiusura delle attività. “Senza di noi la città si spegne”, è lo slogan dell’iniziativa. Manifestazioni analoghe si sono svolte in molti altri centri del Molise.