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venerdì, Luglio 4, 2025

Sequestro di beni per un valore di oltre 2 milioni a un condannato residente a Termoli

CronacaSequestro di beni per un valore di oltre 2 milioni a un condannato residente a Termoli

Detenzione e trasporto di 15 chili di eroina, ingente quantitativo considerato aggravante. E’ il reato per il quale è stato condannato in via definitiva a 6 anni di reclusione un uomo di 45 anni, di origine sinti e di Roma, che però è residente a Termoli, attivo nella compravendita di auto. E’ ai domiciliari. Sotto la direzione e il coordinamento della Procura Generale di Perugia, la Guardia di Finanza di Termoli ha eseguito il provvedimento di sequestro preventivo e confisca di beni per un valore complessivo di oltre 2 milioni di euro. Beni che si trovano sulla costa molisana, in territorio termolese.
Questa condanna, da cui è partita l’indagine delle Fiamme Gialle, è una delle tante a carico dell’uomo, che in circa 20 anni si è reso responsabile di vari reati: non solo traffico di droga, ma anche contro l’ordine pubblico, contro il patrimonio attrverso la frode.
Complessa e articolata l’attività investigativa dei militari della Guardia di Finanza di Termoli insieme all’aliquota del Comando Provinciale di Perugia, che è parte dell’ufficio Gestione, Coordinamento e Organizzazione. A coordinare le indagini il Procuratore Generale di Perugia Claudio Cicchella.
Dopo aver analizzato le sentenze passate in giudicato emesse dalla Corte d’Appello del capoluogo umbro, hanno fatto puntigliosi accertamenti su patrimonio e provenienza, reddito. Si è scoperto che l’uomo disponeva dei beni sequestrati in maniera diretta e indiretta, erano intestati alla sorella e alla convivente. Un patrimonio immobiliare sproporzionato, in quanto lui risultava formalmente privo di redditi.
Quanto alla fine sequestrato è costituito da una casa di 800 metri quadrati, due garage rispettivamente di 250 e 100 metri quadrati, due rimesse di auto di 200 metri quadrati, un immobile adibito a sala ricevimenti della stessa superficie e ancora due depositi di 30 e 25 metri quadrati. Insomma beni per un valore di più di 2 milioni di euro.
Uno scenario in cui, pare, nei giorni scorsi si è tenuto un funerale attenzionato dalle forze dell’ordine.
“Gli immobili in questione – fanno sapere gli inquirenti – verranno assegnati all’Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata che ne prevederà il riutilizzo sociale. Un’attività investigativa incessante – continuano – per ricercare e aggredire le ricchezze accumulate dalla criminalità organizzata per sottrarle così al circuito illecito e restituirle alla collettività”.

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