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giovedì, Aprile 25, 2024

Battuta d’arresto del virus, in Molise 26 nuovi positivi e 27 guariti

AperturaBattuta d'arresto del virus, in Molise 26 nuovi positivi e 27 guariti

Dopo giorni e giorni segnati da quasi cento contagi quotidiani finalmente una battuta d’arresto del covid in Molise. Nell’ultimo bollettino Asrem con 724 tamponi processati ci sono più guariti che nuovi malati: 27 i pazienti che sono guariti e 26 invece i nuovi contagiati.

Nel dettaglio ecco la mappa dei nuovi casi: 6 a Boiano, 5 a Riccia, 4 a Isernia, 3 a Campobasso, 2 casi a Agnone e Termoli, un solo caso a Ferrazzano e Poggio Sannita. Ci sono poi 2 tamponi positivi su pazienti residenti fuori regione, a Gallo Matese e Serracapriola

Quanto ai ricoveri in ospedale: sono 6 i pazienti arrivati nelle ultime ore al Cardarelli, 4 invece quelli dimessi.

Con il quadro attuale resta sotto controllo la situazione della terapia intensiva: ci sono 7 ricoverati e attualmente viene utilizzato in regione il 20 per cento dei posti disponibili.

Questo l’andamento del virus dall’inizio dell’emergenza: 62.366 i tamponi processati, 1258 gli attualmente positivi, 2016 i casi totali in 8 mesi, 35 i ricoveri in ospedale, 35 i pazienti con sintomi, 1223 gli asintomatici, 717 i guariti, 41 i pazienti deceduti.

Iintanto c’è in regione anche il primo sindaco positivo al coronavirus. E’ il primo cittadino di Morrone del Sannio, Antonio Colasurdo. E’ stato lui stesso a renderlo noto precisando di essersi messo in isolamento dopo i primi sintomi. Ha poi deciso la chiusura della sede comunale con isolamento fiduciario di tutti i dipendenti e ha fatto eseguire la sanificazione del municipio e dell’ambulatorio comunale.

Quanto ai cluster più numerosi, oltre a quello del carcere di Larino, resta preoccupante la situazione nelle case di riposo: oltre cento contagiati tra Oratino, Sessano, Isernia, Vinchiaturo e Portocannone. Particolarmente delicata la situazione di Oratino dove, dopo che il sindaco lo scorso 25 ottobre aveva disposto un cordone sanitario che blindava la struttura con divieto di entrata e di uscita, due soli operatori sono rimasti per nove giorni consecutivi, senza nessun turno di riposo, ad assistere 11 anziani e tra questi 9 malati di covid. La situazione all’interno è poi peggiorata: due anziani sono deceduti e un altro si è aggravato. “La cooperativa e il sindaco – ha riferito il presidente della casa alloggio Giovanna Di Soccio – hanno segnalato la situazione a tutte le autorità locali ma non hanno ricevuto risposte”. I due operatori però intantoi non erano più in grado di sostenere quanto stava accadendo né fisicamente né psicologicamente . Uno dei due in particolare ha avuto un crollo psico-fisico. Proprio a tutela dei lavoratori e degli anziani ospiti e dopo una denuncia in autotutela ai carabinieri e una lettera al sindaco, per comunicare il cambio degli operatori, la struttura ha provveduto ad un avvicendamento del personale all’interno della casa. “Vogliamo sottoporre all’attenzione delle autorità competenti – ha detto la responsabile della struttura – la situazione delle case per anziani che si prendono cura di persone fragili e che necessitano di assistenza continua. Chiediamo che vengano emanate delle linee guida che consentano a queste strutture di poter continuare ad operare in piena sicurezza”.

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