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sabato, Aprile 20, 2024

Presentata l’associazione “Jack”: “Contribuiamo alla crescita della nostra città”

CulturaPresentata l’associazione “Jack”: “Contribuiamo alla crescita della nostra città”

TERMOLI. Un’Associazione nata durante il periodo del Covid-19, ma che, a dispetto di questo, vuole dare un nuovo slancio alla cultura a Termoli e in Molise. Un’Associazione costituita da figure chiave del panorama culturale termolese negli ultimi 20 anni.
E’ stata presentata questa mattina, 29 ottobre, presso il Porticciolo Turistico Marina di San Pietro, l’Associazione “JACK – Jazz, Arts & Comedy Kingdom”, ovvero il regno della musica Jazz, delle arti (visive e performative) e dei cabaret.

A fare gli onori di casa (live) Michele Macchiagodena, Presidente dell’Associazione. In videoconferenza Antonio Artese, musicista e accademico, attualmente Direttore e Docente del Global Program dell’Accademia Chigiana di Siena è già direttore artistico del Festival Adriatico delle Musiche e del Festival della Musica da Camera; Luca Ciarla, musicista artista e imprenditore della musica, titolare di un’agenzia di booking per i musicisti, responsabile del canale YouTube “Live on Mars” che produce e trasmette eventi di grande spessore musicale.

In videoconferenza anche Adolfo Colagiovanni, esperto di Progettazione di finanziamenti comunitari e Cooperazione Europea a sostegno della formazione, delle infrastrutture, dell’istruzione e della cultura. Infine Lino Pistilli, imprenditore e progettista di sistemi complessi per l’energia, grande appassionato ed intenditore di arte contemporanea.

“Tra gli obbiettivi dell’associazione – ha affermato Michele Macchiagodena – c’è quello di proseguire la strada del jazz, tracciata anni fa dal compianto Lino Lapenna che portò proprio nella nostra città figure iconiche del jazz quali Lee Konitz, Charlie Haden, Joe Zawinul. L’associazione Jack – ha proseguito Macchiagodena – nasce per dare voce alla cultura, amplificarla, farla sentire a quante più persone possibili, in ogni sua forma esistente, con il fermo proposito di contribuire alla crescita culturale della nostra Città e di promuovere le sue migliori emergenze nel migliore dei modi.

Per questo motivo nel logo dell’associazione è rappresentato e stilizzato un “jack”, ovvero lo spinotto con il quale si collegano microfoni e strumenti musicali all’impianto di amplificazione”.

“Io penso che era ora di mettere insieme un po’ di energie e provare a dare una sterzata alla vita culturale di Termoli per non buttare all’aria quello che è stato fatto finora – ha affermato Artese – viviamo in un tempo dove la memoria ha perso peso ed identità. Sono persuaso del fatto che Termoli ha un problema grossissimo che può essere risolto solo se si uniscono le forze ed è quello dell’assenza dei luoghi della cultura come, ad esempio, un teatro. C’è bisogno di strutture che diano delle risposte. Un passo avanti è stato fatto con il Macte ma non basta. Questa associazione nasce anche per dare energie e mettere in gioco le nostre esperienze per il rilancio
della regione”.
Dello stesso avviso anche Luca Ciarla: “c’è sempre stato il desiderio di portare quello che abbiamo visto e studiato in giro per il mondo a Termoli e nel Molise. Siamo convinti che ci sono delle aree molto belle dalla grandissima potenzialità turistica che devono solo essere valorizzate attraverso dei progetti e dei programmi che siano organizzati per tempo. Vorremmo dare un apporto per cambiare le sorti di Termoli e sono convinto del fatto che o ci mettiamo in gioco inseme e lottiamo tutti per fare la differenza, organizzando grandi eventi che possano richiamare tante persone o non sopravviveremo”.

“La capacità di scrivere un progetto e renderlo vincente è qualcosa di non possiamo fare a meno – ha continuato Colagiovanni – l’obiettivo della Cooperazione Europea è quella di avvicinare le diverse culture sotto forma di scambio di buone pratiche e sviluppo dei territori”.
Un’associazione che da oggi è associata ad Italia Jazz, l’associazione nazionale che racchiude tutti i maggiori Festival Jazz italiani ad eccezione di Umbria Jazz. “E questo dimostra – ha specificato Macchiagodena – la qualità del lavoro che è stato fatto finora e quello che potrà essere fatto anche in futuro. Il Jazz è un genere che incontra i favori della critica e del pubblico: il rapporto annuale sui Fondi FUS del Mibact evidenzia che il 23% degli eventi che si sono svolti in Italia sono concerti Jazz, il che significa che questi eventi sono sostenibili e hanno successo, anche se amareggia il dato seguente che, di contro, ferma gli affidamenti di questi fondi alla misera percentuale del 2,3% agli eventi jazzistici. Entrare in Italia Jazz per noi è strategico perché significa entrare nella rete degli eventi più prestigiosi sul territorio nazionale.

In più un’ultima chiosa – ha concluso Macchiagodena, in relazione all’attuale momento di chiusura degli spazi culturali – un rapporto AGIS certifica che da giugno ad ottobre su 350.000 spettatori si è verificato un solo contagio da Covid-19, il che significa che si tratta di eventi il cui rischio di contagio è pari a 0 e che sono allineati e rispettosi delle regole”.

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