I due fratelli rom di Termoli che venerdì scorso hanno picchiato a sangue con un cric e un bastone il dipendente egiziano di un autolavaggio che non volevano pagare, sono stati arrestati e portati uno nel carcere di Vasto e l’altro in quello di Cassino. I due si trovavano ai domiciliari a causa delle difficoltà che le carceri italiane stanno vivendo per il Coronavirus. Stamattina nell’udienza di convalida dell’arresto il giudice ha disposto la misura del carcere ritendo i soggetti “socialmente pericolosi”. L’accusa per loro è di lesioni gravissime in concorso, danneggiamento e porto abusivo di arma impropria. La vittima della brutale aggressione è ancora ricoverata al Neuromed di Pozzilli, in prognosi riservata.
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