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lunedì, Maggio 6, 2024

Caos tamponi in provincia di Isernia, Ortis: manca il personale per gestire l’aumento dei test

EvidenzaCaos tamponi in provincia di Isernia, Ortis: manca il personale per gestire l'aumento dei test

Caos tamponi in provincia di Isernia, interviene il senatore del Movimento Cinque Stelle, Fabrizio Ortis, secondo il quale la gestione ha assunto aspetti preoccupanti.“L’Asrem non riesce a gestire l’aumento dei test a causa del poco personale, con conseguenti ritardi nella consegna dei risultati, screening processati male che vanno ripetuti, carenze organizzative nel tracciamento dei contatti – ha denunciato – E tutto questo avviene, da quanto si apprende, con i vertici aziendali che non forniscono adeguate e puntuali risposte a chi ha bisogno, compreso il recente caso avvenuto presso il Tribunale di Isernia che richiederebbe quanto meno le scuse, da parte di chi di dovere. Innanzitutto bisognerebbe potenziare le postazioni dove fare i tamponi molecolari sul territorio – ha aggiunto – visto che in questi giorni abbiamo assistito a code di 200 persone ad attendere per ore per fare i test a Venafro, mentre all’ospedale di Isernia ancora non è stato attivato nulla, nonostante le rassicurazioni. Non solo: pare che oltre un centinaio di persone siano state costrette a ripetere il tampone, fatto una prima volta la settimana scorsa, dopo averne atteso l’esito invano per 4-5 giorni. Molte di loro si erano recate spontaneamente a fare il test, senza essere state chiamate dall’Azienda sanitaria: dunque, senza essere sottoposte a misure di isolamento fiduciario. Orbene, se alcune fossero risultate positive, benché asintomatiche, e lo avessero scoperto solo al secondo tampone, avrebbero inconsapevolmente infettato chissà quante altre persone in giro, a causa di ritardi e problemi tecnici non meglio specificati da parte dell’Azienda sanitaria regionale – ha criticato Ortis – Solo dopo una settimana dalla denuncia pubblica di quanti hanno dovuto recarsi una seconda volta a Venafro – continua Ortis – l’Asrem si è degnata di ammettere che c’era stato un errore procedurale tra la fase di raccolta e di processazione e che lo stesso fosse stato risolto. La scusa è che adesso si fanno più tamponi: una circostanza che dovrebbe garantire più sicurezza, non maggiore confusione e incertezza, ai molisani. E se è necessario potenziare le strutture preposte, si proceda senza indugio, perché il tempo potrebbe essere già scaduto”, ha concluso il parlamentare.

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